Benessere Organizzativo, un circolo virtuoso

Sui temi del benessere organizzativo e del clima aziendale lavoriamo da diversi anni. Moltissimi studi hanno dimostrato che la capacità dell’organizzazione di diffondere e promuovere la 'human sustainability' (la sosteniblità umana), oltre che concorrere in maniera determinante alla sostenibilità complessiva dell'organizzazione, ha un impatto significativo sui risultati aziendali anche in termini di profitto.

Il benessere organizzativo - inteso come benessere complessivo del sistema e delle singole persone che lo compongono - allora, è anche human sustainability.

Ma cosa si intende con benessere organizzativo?

L'Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 1948 definiva la salute come "lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”.

Non si tratta quindi semplicemente dell’assenza di malattie o di infermità. Nell’omonimo libro di Avallone e Bonaretti edito nel 2003, gli autori definiscono il ‘benessere organizzativo’ come “la capacità di un'organizzazione di promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori in ogni tipo di occupazione".

Una persona adulta attiva trascorre almeno un quarto – spesso molto di più - del suo tempo di veglia lavorando. Quindi, gran parte della soddisfazione della sua vita dipende direttamente dalle sue condizioni di lavoro e dalle caratteristiche di quest’ultimo. Ovviamente, la stessa affermazione vale al contrario: più si è infelici e frustrati sul lavoro, più la qualità della vita diminuisce, e di molto.

Il modo in cui i collaboratori vivono la relazione con l'azienda di cui fanno parte incide notevolmente anche sulla loro motivazione, perché il senso di appartenenza all'organizzazione, la condivisione dei valori e della cultura conferiscono significato all'attività di ognuno.

Uno studio condotto da Gallup su 5 000 dipendenti dimostra che fare investimenti per migliorare il benessere organizzativo - creando quindi all’interno dell’organizzazione le condizioni per un diffuso buon livello di benessere individuale - produce effetti a lungo termine sull'organizzazione in termini di maggiore impegno delle persone che tendono a vedere la loro situazione lavorativa come positiva, produttiva e coinvolgente.

Anche sul piano manageriale si conseguono benefici degli investimenti fatti in benessere organizzativo in termini di una cultura organizzativa aperta che sfida e coinvolge le lavoratrici e i lavoratori mantenendo alto quel  livello di coesione tra loro e l'azienda che costituisce un ‘moltiplicatore’ di buoni risultati su diversi piani.

Prendersi cura del benessere organizzativo genera un circolo virtuoso: elementi come la motivazione, la collaborazione, il coinvolgimento, la corretta circolazione delle informazioni, la flessibilità e la fiducia delle persone migliorano significativamente il benessere psicofisico e la qualità dell’energia delle persone e questo si riflette sulla soddisfazione e sulla produttività.
Gallup, dopo aver elaborato un'enorme quantità di dati, individua 5 elementi universali di benessere comuni a tutti i paesi e a tutte le culture rispetto ai quali, di seguito indichiamo alcune delle iniziative che possiamo co-progettare con l’azienda, per accrescerne il benessere organizzativo complessivo:

  1. Benessere della carriera - come si spende il proprio tempo o quanta gioia procura il proprio lavoro. Il piacere del proprio lavoro è in correlazione diretta con i risultati visibili e apprezzati che produce.
    Possiamo quindi lavorare al co-design di sistemi e flussi di comunicazione che rendano consapevoli e e informate persone dell'impatto che il loro lavoro ha avuto sull'intero processo, sui risultati del team e aziendali, sulla soddisfazione cliente attraverso le loro azioni specifiche.
    Possiamo anche sviluppare workshop di job crafting o di co-costruzione di mappe condivise dei valori aziendali, delle risorse complessivamente possedute e delle geografie interne.
     
  2. Benessere sociale - forti relazioni sane e amore nella vita delle persone. Il benessere sociale non riguarda solo la vita personale delle lavoratrici e dei lavoratori, una gran parte della soddisfazione è data dalle buone relazioni con i capi e con le/i collegh* di lavoro.
    Diventano quindi importanti, accanto a iniziative di team building e team development, progetti specifici per la valorizzazione delle diversità e per sviluppo di una cultura inclusiva a tutti i livelli, una buona formazione alla leadership per le figure di coordinamento e di management, la costituzione di comunità di pratica e tutti gli altri interventi che favoriscano questo importante fattore di benessere organizzativo.
     
  3. Benessere finanziario - gestire efficacemente la propria vita economica. Il presupposto è una remunerazione che la persona possa percepire come equa e soddisfacente per il suo lavoro.
    In questo ambito si può lavorare in termini di assicurazione dell’equità retributiva e in particolare di genere, ma anche in progetti di comunicazione che rendano più consapevoli le persone della realtà economica della propria azienda, dei criteri con cui sono definiti i compensi e del valore relativo del loro lavoro. È utile essere aperti e trasparenti su queste cose per evitare inutili frustrazioni.
     
  4. Benessere psicofisico - la buona salute e l'energia necessaria per fare le cose ogni giorno.
    Grazie alla nostra esperienza di counselor e coach e alla collaborazione con altri professionisti esperti, possiamo realizzare programmi di educazione alla salute, alla buona alimentazione, all’esercizio fisico, ecc. ma anche preparare capi e coordinatori a riconoscere precocemente le situazioni di possibile disagio psicologico per offrire un supporto tempestivo (i casi di burnout, di depressione, di disagio sono in grande aumento soprattutto a seguito della pandemia da COVID19).
     
  5. Benessere della comunità - un senso di impegno per la comunità in cui si vive. Partecipare a programmi di responsabilità sociale è un forte elemento di costruzione di senso.
    In questo ambito, anche in collaborazione con altre società specializzate nostre partner, possiamo co-costruire le iniziative più adatte per l’azienda in termini di ambito, contenuti, tempi, costi, modalità di realizzazione, eventuale debriefing degli apprendimenti. Ogni azione svolta nel rispetto della comunità accresce l'orgoglio e il senso di appartenenza delle lavoratrici e dei lavoratori, dando loro la possibilità di essere emotivamente coinvolti nelle imprese dell'azienda, di condividere qualcosa di importante con le/i collegh* ma anche di apprendere competenze preziose per il proprio lavoro.

 

Alcuni progetti originali che Bottega Filosofica realizza per sostenere il benessere organizzativo

Dia-logos, costruire pensieri nuovi attraverso conversazioni differenti

Dall'ampio contenitore dei metodi di facilitazione e dell'Art of Hosting (world café, proaction café, open space tecnology, process work, appreciative inquiry, solo per citarne qualcuno) e delle pratiche filosofiche e dialogiche, è possibile scegliere il metodo più adatto per ciascuna situazione (più spesso si tratta di una loro combinazione) in relazione al contesto e alle finalità che ci si pone. L'obiettivo è sempre quello di coinvolgere singoli e gruppi in 'conversazioni significative' che creino connessioni efficaci nelle situazioni 'ad alta pressione' e conducano ad azioni per il bene comune sostenute da tutti.

 

Altro che filosofia!

Allenare la mente a pensieri nuovi per agire in modo efficace nei nuovi scenari. Utilizzando i metodi e gli strumenti offerti dalla filosofia praticata, sviluppare un uso consapevole del pensiero critico e comprendere quanto sia indispensabile ai nostri giorni, diventare coscienti di come pensiamo e di come si costruiscono le nostre convinzioni, indagare i circoli viziosi del pensiero imparando a vedere le situazioni da diverse prospettive.  Sviluppare la capacità di osservare, analizzare correttamente e rielaborare i problemi favorendo l’emergere delle alternative presenti per il nostro agire nell’ambiente operativo di riferimento. Scopri di più

 

Facilitazione grafica

Il linguaggio per immagini, da sempre facilita la rappresentazione di un’idea e l’apprendimento di un concetto. Il potere simbolico dell’immagine consente di esprimersi attraverso un linguaggio universale capace di fissare in un’unica rappresentazione - sistemica - molteplici emozioni, percezioni, e opinioni. Un linguaggio che oltrepassa i limiti della razionalità, ha un potere creativo che genera nuove intuizioni, connessioni e metafore ricche di significato e consente sintesi 'memorabili'. La nostra facilitazione grafica é il risultato di un processo corale di narrazione e/o di organizzazione dei pensieri che utilizza insieme competenze grafiche e filosofiche.