Il nuovo Sabi 2.0

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Dopo un anno dal suo lancio, anche a valle dei feedback ricevuti, la Fondazione Buon Lavoro ha modificato alcuni elementi del SABI - Strumento di autovalutazione della Buona Impresa - nella direzione di una semplificazione del tool, sia in termini di usability che di funzione così che possa rispondere sempre meglio alle esigenze delle aziende che lo adottano o vogliono adottarlo per autovalutare la performance e l’impatto dell’impresa nonchè ai fini della Relazione d’Impatto richiesta alle Società Benefit.

Facciamo prima un passo indietro e scopriamo cos'è e a cosa serve il SABI.

Cos'é e a cosa serve il SABI

Il SABI è uno strumento gratuito, disponibile on line in autocompilazione, che consente alle imprese di analizzare e verificare la propria gestione con riferimento in particolare al mantenimento di un equilibrio virtuoso tra gli interessi di tutti gli stakeholder e al proprio impatto ambientale e sociale.

Lo strumento si basa sul Modello della Buona Impresa, modello a cui noi di Bottega Filosofica ci ispiriamo per tutti i nostri interventi e alla costruzione del quale abbiamo partecipato, su invito della Fondazione Buon Lavoro, insieme a un pool di professionist* con le/i quali siamo onorate di aver collaborato e continuare a collaborare.

Attraverso la redazione del SABI, le aziende hanno accesso a una valutazione sistemica dell’azienda nel suo complesso e dell’impatto che essa genera.

L’azienda può utilizzarlo in autonomia o avvalendosi del supporto di un* consulente espert*, al fine di riuscire a coglierne tutti gli aspetti nella loro complessità e di analizzare gli output nella maniera più completa e utile.

Il suo impiego, quindi, può avere diverse finalità:

  • strategiche,
  • gestionali,
  • reportistiche, come già accennato il SABI costituisce infatti un utile supporto nella redazione della Relazione di Impatto.

Aggiornamenti

Come anticipato, con il SABI 2.0 sono stati portati alcuni piccoli, ma significativi, aggiornamenti alla versione beta originaria per renderlo fruibile in maniera più agevole e per rispondere alle esigenze delle aziende in maniera più idonea.

Le principali novità del nuovo strumento sono:

  • la semplificazione: il SABI 2.0 avrà la forma del questionario. Nella prima versione lo strumento consentiva di raccogliere commenti testuali, mentre ora questi sono inseribili nella fase di redazione della Relazione d’Impatto. Attraverso questo aggiornamento sarà più semplice e più rapido l’utilizzo dello strumento per la sola autovalutaizone
  • la completa revisione della sezione “Sostenibilità Sociale e Ambientale”, affiancata da uno specifico questionario di autovalutazione della gestione dei temi materiali, ovvero degli aspetti legati alla sostenibilità più rilevanti per l’azienda e per i suoi stakeholder
  • l’accesso a nuove survey online per gli stakeholder, facoltative anche in questo aggiornamento. Al momento della loro redazione la valutazione ottenuta andrà ad aggiungersi ai grafici conclusivi integrando quanto dichiarato dall’azienda con quanto dichiarato dagli stakeholder. Questa implementazione mira ad aumentare l’oggettività - o meglio, de-soggettivare -  la valutazione. Nella prima versione le survey degli stakeholder, non essendo direttamente connesse con lo strumento, richiedevano un lavoro aggiuntivo per la loro integrazione.

La nostra esperienza con lo strumento

Il SABI, rilasciato nel Dicembre del 2020, nel suo primo anno di disponibilità è stato già adottato da diverse imprese che lo hanno usato prevalentemente con finalità gestionali e reportistiche, come supporto nella redazione della Relazione d’Impatto 2020.

Anche noi di Bottega Filosofica abbiamo deciso di utilizzarlo con questa duplice finalità, per la redazione della Relazione d’Impatto (in affiancamento al BIA - B Impact Assessment -, ci ha consentito uno sguardo più qualitativo e sfaccettato sull’impresa) e come base per le attività di controllo della gestione e di pianificazione strategica.

Sin dal suo primo utilizzo abbiamo avuto la conferma di come questo strumento risponda in maniera più adeguata di altri alle nostre esigenze e di quanto meglio si adatti alle caratteristiche della nostra società.

Il SABI è, infatti, molto idoneo anche per le aziende di piccole e medie dimensioni, consentendo di cogliere in maniera adeguata e argomentare alcune tipicità delle aziende italiane.

E’ uno strumento di valutazione ‘consistente’ con la caratteristica di non essere ‘stringente’;  grazie alle aree narrative e di commento l’azienda può illustrare le proprie peculiarità, le motivazioni delle sue scelte e, in tal modo, fornire una visione di sé che potremmo definire più individualizzata o meno riduzionista.

I benefici che abbiamo ottenuto dalla redazione del SABI sono stati:

  • la visione dell’equilibrio aziendale: al termine del SABI viene infatti restituito un report mostra l’equilibrio o l’eventuale squilibrio risultante dalla gestione delle tre dimensioni costitutive dell’impresa: prodotti/servizi, valore economico, lavoro
  • la consapevolezza della qualità delle relazioni con gli stakeholder: attraverso l’attività di raccolta strutturata dei loro feedback si ottiene una visione singolare e d’insieme della relazione con gli stakeholder, che consente scelte più efficaci anche rispetto a suoi aspetti specifici
  • l’individuazione di aree di miglioramento e relative priorità, utile per una opportuna, conseguente, pianificazione strategica: il report SABI consente non solo di disporre di una visione d’insieme dell’operato aziendale, ma anche di entrare nel merito di aree di forza e di miglioramento su cui si vuole agire e stabilire obiettivi più puntuali
  • la possibilità di far emergere la nostra ‘unicità’ aziendale: la presenza di ampie aree narrative permette di inserire quelle informazioni, non emerse con le domande specifiche, che valorizzano la natura della propria realtà e le danno spessore. La maggior parte degli altri strumenti, soprattutto quelli di ispirazione anglosassone, non lo consentono.

Il SABI ci è piaciuto così tanto ed è risuonato con noi al punto tale che, dopo averlo adottato internamente, abbiamo scelto di impiegarlo nei nostri servizi di consulenza.

Come già anticipato, attraverso la sua redazione - anche solo rispondendo, in un primo momento, alle domande obbligatorie - si ottiene un’istantanea ben dettagliata dell’azienda. Nelle fasi di osservazione dell’esistente e di problem setting, indispensabili per definire l’architettura di un intervento, in pochi passi si riesce ad avere una visione dell’azienda cliente nel suo complesso - una visione sistemica - dalla quale emergono le aree nelle quali agire in via prioritaria.

Seguendo lo strumento, inoltre, si favorisce una narrazione ordinata e ampia, da parte del cliente, dell’azienda e delle sue finalità, che fa emergere particolarità, contingenze e caratteri distintivi dell’impresa e del suo contesto.

Un’altro momento cui utilizziamo il SABI è quello in cui accompagniamo il cliente nella redazione della Relazione d’Impatto. Compilare insieme i questionari ci permette di avere accesso, in maniera rapida ed esaustiva, a una molteplicità di informazioni; questo agevola e migliora la qualità del nostro lavoro di predisposizione della Relazione. Senza dimenticare che il SABI è ‘nativamente’ in linea con i requisiti degli strumenti di valutazione richiesti dalla normativa sulle Società Benefit, essendo stato messo a punto da società benefit esse stesse.

SABI si è dimostrato, nel nostro uso, uno strumento innovativo, solido ed efficace.

Se sei interessat* ad approfondirne la conoscenza, a scoprirne maggiori dettagli o ad essere accompagnat* nel suo utilizzo, contattaci scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., ne saremo felici.


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