Come ottenere la certificazione B Corp: tutti i passaggi da compiere

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Le B Corp costituiscono una comunità globale di aziende che, nella realizzazione della loro missione, coniugano profitto e purpose. Questa tipologia di aziende impiegano il business come forza positiva con l’obiettivo di essere ‘migliori per il mondo’.

La B Corp opera, infatti, in maniera virtuosa per avere un impatto positivo su tutti i suoi stakeholder, su tutto ciò che la circonda e, in particolare, su cinque aree specifiche rispetto alle quali viene misurato il suo impatto:

  • consumatori;
  • lavoratori;
  • ambiente; 
  • governance;
  • fornitori.

Il movimento globale delle B Corp sta accelerando il processo di focalizzazione e applicazione della stakeholder economy, contribuendo così alla costruzione di un’economia più inclusiva e sostenibile

In Italia, al momento, sono presenti circa 120 B Corp certificate, mentre nel mese di Giugno 2021 la comunità globale ha toccato quota 4.000 B Corp operanti in oltre 153 settori e presenti in 77 Paesi al mondo. I numeri sono in costante crescita e le realtà in continua evoluzione. 

Qualsiasi azienda, ad eccezione di quelle operanti nei settori del tabacco, del gioco d’azzardo e dei combustibili fossili, se rispetta determinati requisiti può concorrere all’ottenimento della qualifica di B Corp certificata.

Ma quali sono i passaggi da seguire e i requisiti da soddisfare?

La valutazione di impatto


Il primo passo del processo di certificazione è la redazione del B Impact Assessment (BIA), uno strumento di autovalutazione online totalmente gratuito strutturato in maniera tale da misurare l’impatto sociale e ambientale dell’azienda. 

Ogni tipologia di azienda può sottoporsi a questa autovalutazione e, a seconda delle proprie dimensioni, le domande verranno personalizzate nel rispetto delle sue esigenze. 

L’autovalutazione è costituita sia da domande a risposta multipla sia da domande a risposta aperta, a cui l’azienda non deve necessariamente dare risposta in un’unica volta.

Può, infatti, effettuare l’autovalutazione in maniera graduale, provvedendo alla compilazione in momenti diversi, coerentemente con le informazioni a disposizione e gli impegni individuali.

Le domande hanno l’intento di valutare l’impatto dell’azienda nella sua interezza, ragion per cui vengono sottoposte ad analisi l'operatività dell’azienda e le relazioni intrattenute rispetto alle cinque aree specifiche già citate (consumatori, fornitori, lavoratori, ambiente, governance).

La parte finale del B Impact Assessment è costituita dal Disclosure questionnaire, che permette all'azienda di rivelare in modo confidenziale a B Lab eventuali pratiche sensibili, multe e sanzioni relative all'azienda o ai suoi partner. 

Le risposte fornite in questa fase non influenzano il punteggio numerico ottenuto dall’azienda nel BIA. 

Una volta fornite le risposte richieste l’azienda ottiene un punteggio che può arrivare ad un massimo di 200 punti, potrà divenire una B Corp certificata se otterrà un punteggio pari o superiore a 80 punti.

In genere le aziende che si sottopongono a questo tipo di valutazione la prima volta ottengono un punteggio medio di 55 punti, rendendo necessarie modifiche aziendali per raggiungere l’obiettivo desiderato di almeno 80 punti.

La severità nell’attribuzione del punteggio conferma la volontà di voler analizzare le aziende in maniera puntuale, al fine di salvaguardare la reputazione della comunità e dello strumento e riconoscere la certificazione solo alle aziende realmente virtuose.

Il B Impact Assessment è sottoposto ad aggiornamenti costanti al fine di garantire nel tempo elevata affidabilità e di rispondere alle esigenze specifiche delle aziende, tenendo conto delle dimensioni e del settore di riferimento. 

Al di là dell’obiettivo di certificazione, le domande dell’autovalutazione forniscono utili spunti di miglioramento e modifiche interne aziendali, stimolando un processo di riflessione che porta le aziende a mettersi in discussione e porre attenzione a tematiche e pratiche che talvolta ignorano o su cui non si sono focalizzate abbastanza fino a quel momento.  

Un’ulteriore opportunità, alla quale possono accedere le aziende certificate al termine del BIA, è quella di effettuare benchmarking con le aziende operanti nel medesimo settore in tutto il mondo. 

L’autovalutazione prende in considerazione un intero anno di esercizio, ragion per cui solo le aziende che hanno almeno un anno di attività possono concorrere all’ottenimento del certificato.

Le aziende con meno di un anno di attività, invece, sono candidabili all’ottenimento dello status di Pending B Corp, con annessa verifica e impegno a sanare la propria posizione al termine di un anno di esercizio. 

La documentazione di supporto

Dopo aver provveduto alla compilazione del BIA e averlo inviato per la revisione, l’azienda in esame verrà contattata da B Lab, ente non profit responsabile della certificazione B Corp, che avvierà il processo di verifica dell’ottenimento di un punteggio pari o superiore a 80.

Per validare il punteggio ottenuto, B Lab, qualora vi fossero dubbi, porrà domande specifiche relativamente ad alcune aree e richiederà l’invio di documentazione confidenziale per validare le risposte fornite. 

Questa fase è definita di Assessment review call, ed è il momento in cui l'azienda e un B Lab Standards Analyst possono rivedere le domande o le risposte identificate come poco chiare e modificare l'autovalutazione per assicurare che sia fornita un’istantanea dell’operatività e dell'impatto dell'azienda nel modo più accurato possibile. 

Solitamente, al termine di questa telefonata, si verificano aggiustamenti e modifiche del punteggio ottenuto.

La modifica degli articoli dello Statuto

Nel momento in cui un’azienda diviene una B Corp certificata deve provvedere alla soddisfazione di determinati requisiti legali.

Tra questi riveste un importante ruolo il fatto di dover modificare, qualora non fosse stato già fatto, il proprio status giuridico in vista di soddisfare al meglio i requisiti e gli obiettivi delle B Corp.

In Italia - Paese in cui esiste una normativa che riconosce le B Corporation - con l’ufficialità della certificazione B Corp l’azienda dovrà mutare la propria forma legale, nell’arco di due anni, e divenire Società Benefit.

Questa modifica è effettuabile solo negli Stati in cui è riconosciuto, per legge, lo status giuridico delle Società Benefit. 

Nel nostro caso specifico, in Italia è possibile divenire Società Benefit dal 1 Gennaio 2016, essendo stati il primo Paese sovrano al mondo ad aver riconosciuto questa forma giuridica. 

L’azienda, una volta divenuta Società Benefit, modificherà il proprio Statuto inserendo gli obiettivi di beneficio comune che si impegna a realizzare nel tempo. 

La modifica dello Statuto avviene, quindi, solo nel momento in cui si diviene Società Benefit non nel momento dell'ottenimento della certificazione B Corp. 

Ma perché lo status legale ha questa importanza? Essa è direttamente collegata al fatto che, divenendo Società Benefit, ne viene salvaguardata nel tempo la missione aziendale. 

Il requisito legale, infatti:

  • consente una protezione legale a direttori e funzionari per considerare gli interessi di tutte gli stakeholder, non solo degli shareholder, quando si prendono decisioni
  • crea ulteriori diritti per gli azionisti per ritenere amministratori e funzionari responsabili di considerare questi interessi 
  • limita diritti estesi esclusivamente agli azionisti.

La Dichiarazione di Interdipendenza

Aderendo al movimento B Corp le aziende siglano una dichiarazione definita Dichiarazione di Interdipendenza, inclusa nel B Corp Agreement, all’interno della quale sono racchiusi i valori e le aspirazioni della comunità B Corp.

Tale dichiarazione rende ancor più chiara la realtà del movimento e ribadisce come le B Corp:

  • si impegnino ad essere il cambiamento che vogliono vedere nel mondo
  • siano gestite in maniera tale da creare benessere sia alle persone sia al pianeta
  • attraverso i propri prodotti, pratiche e profitti non generino danni ma solo benefici per tutti.

Per fare ciò le aziende devono agire conscie del fatto che tutti siamo dipendenti l’uno dell’altro e per questo siamo anche responsabili l’uno dell’altro e per le future generazioni. 

La Dichiarazione di Interdipendenza costituisce, dunque, una sorta di memorandum da seguire e applicare quotidianamente. 

All’interno del movimento l’interdipendenza ha un ruolo chiave ed è di fondamentale importanza. 

Le aziende, spinte dalla forza dell'interdipendenza, collaborano in ottica coopetitiva e mai competitiva, conscie dell’importanza della collaborazione in vista dell’ottenimento di migliori risultati. L’agire in maniera coordinata consente, infatti, il raggiungimento di performance eccellenti e aumenta l’impatto positivo complessivo conseguibile. 

La Dichiarazione di Interdipendenza è una chiamata all’azione, in primis a tutti i business leader, perché non indugino ulteriormente e agiscano per la costituzione di un’economia più sostenibile e inclusiva, che crei valore condiviso e durevole nel tempo per tutt*, senza alcuna distinzione.

Requisiti per la conferma della certificazione

Il certificato B Corp non ha validità illimitata, ma una durata di tre anni. 

Per garantire la sua attendibilità e la sua rigorosità, prerequisiti indispensabili considerando l’importanza della trasparenza e delle informazioni fornite, l’azienda deve provvedere, quindi, ad aggiornare periodicamente il proprio B Impact Assessment. 

Le organizzazioni lo compileranno nuovamente, anche se le domande della precedente valutazione resteranno salvate sul profilo aziendale. Grazie a questo potranno procedere alla conferma o modifica delle risposte fornite, senza dover partire completamente da zero nell’autovalutazione.

Al termine di questa fase, come in precedenza, l’azienda dovrà ottenere un punteggio pari o superiore a 80 punti così da poter vedersi confermata la propria certificazione.

Non necessariamente l’azienda, al termine di questa fase, otterrà un punteggio più elevato della valutazione precedente, ma potrebbe addirittura incappare nella perdita della certificazione.

L’aumento e la conferma del proprio punteggio richiedono costanza e impegno, sono, pertanto, necessarie regolari operazioni di monitoraggio ed eventuali, tempestivi, interventi correttivi. 

Il processo di ricertificazione ha l’obiettivo di assicurare che le imprese restino sempre impegnate nel perseguimento di un impatto positivo nelle diverse aree, anche perché in tre anni l’azienda potrebbe modificare il proprio assetto societario, mutare le proprie dimensioni aziendali o addirittura cambiare il settore di riferimento. 

In virtù del modo in cui è strutturato il processo di ricertificazione, le aziende possono effettuare un’attività di benchmarking della propria attività e del proprio impatto nel tempo, ma anche impostare come azienda degli obiettivi sfidanti e di miglioramento che la stimolino a voler raggiungere i più elevati standard o un punteggio maggiore.


La comunità delle B Corp è una comunità globale in cui l’accesso e quindi l’ottenimento della certificazione costituiscono una tappa del percorso aziendale verso la sostenibilità e non un traguardo. 

L’azienda, infatti, dovrà far in modo di mantenere la certificazione nel tempo e stilare un piano d’azione duraturo e articolato, così da garantire il suo impatto positivo su tutti gli stakeholder. 

La scelta delle aziende di voler divenire B Corp certificate è molto importante, insieme alla volontà di voler divenire Società Benefit, per attivare il cambiamento globale sempre più necessario in maniera più profonda e veloce. In aggiunta a quanto possano fare i soli governi e le istituzioni, le aziende svolgono un ruolo fondamentale e sono dotate di una forza intrinseca in grado di accelerare il processo.