Bottega Filosofica a 4weeks4inclusion

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La scorsa settimana abbiamo partecipato con un nostro nostro evento a 4weeks4inclusion 2021, la maratona on line, organizzata da TIM e iniziata il 22 ottobre, a cui stanno partecipando con un proprio evento più di 200 aziende italiane coinvolgendo ca. 700.000 persone.

Un’iniziativa imponente per parlare di inclusione all'interno dei contesti organizzativi che ha visto importanti interventi istituzionali, ma anche narrazioni, storie, testimonianze, contributi tutti appassionati volti a promuovere la riflessione e l’azione nella direzione di una sempre maggiore inclusione di tutte le diversità.

Una iniziativa veramente innovativa in questa Italia del 2021 alla quale hanno prontamente risposto tantissimi soggetti diversi, istituzioni, pubbliche amministrazioni, grandi aziende, tante società di consulenza grandi e piccole collaborando in maniera completamente inclusiva di tutte le diverse anime e culture presenti.

Tra queste anche anche noi di Bottega Filosofica abbiamo partecipato molto volentieri perché siamo da sempre presenti su questo tema che vediamo soprattutto come impegno a promuovere e contribuire a creare ambienti davvero inclusivi.

Il nostro evento

Al nostro evento abbiamo dato un titolo che è la conditio sine qua non per concretizzare questo impegno: “Primo: io includo”. Perché crediamo che gli ambienti inclusivi non si creino solo con policy e procedure quanto  piuttosto con il desiderio autentico di tutte le persone che operano al loro interno di creare un contesto inclusivo dando seguito costante all’intento di essere le prime a includere.

E includere per primi noi stessi nel senso di prendere consapevolezza sia di quali sono le cose che ci piacciono di noi, sia di quelle che ci piacciono meno e accogliere anche queste.

Può sembrare un esercizio egocentrico o egoistico.

E’, invece, il presupposto per poter riconoscere agli altri lo stesso diritto, quello di essere riconosciuti e inclusi esattamente così come sono, senza volerli cambiare nemmeno di uan virgola.  

La nostra partecipazione, quindi, alla 4weeks4inclusion è volta a testimoniare questo nostro credo profondo: che l'inclusione cominci da noi. E dei quattro ambiti in cui sono stati divisi gli eventi abbiamo scelto quello in cui riflettere su cosa renda un’azienda inclusiva e testimoniarne la possibilità.

Così abbiamo offerto con il nostro evento che, sebbene si sia tenuto in una data e a un’ora piuttosto sfidanti (dalle 8 dalle 20 alle 21 del venerdì 29 ottobre quindi il venerdì prima del fine settimana di di Ognissanti!), ha visto diversi partecipanti, l’opportunità di conversare con Isabelle Pujol, la testimonial - l’amica - che abbiamo voluto invitare.

Perchè Isabelle Pujol?

Perché è stata una delle prime delle prime executive in Europa responsabile di una funzione D&I (in British Petroleum, e questo non è irrilevante nella sua storia) nei primi anni 2000, quando il tema si affacciava appena nelle organizzazioni connotato prevalentemente come diversità di genere.

E perchè ha avuto il coraggio, ormai 15 anni fa, di fondare una società - Pluriblus Global, che Bottega Filosofica rappresenta in Italia - che faceva nascere il suo core business proprio dalla passione, dal desiderio profondo di promuovere l'inclusione e di accompagnare le organizzazioni in percorsi di apprendimento e di esperienza che potessero portare ad agirla al proprio interno.

Nella sua conversazione con noi Isabelle ha raccontato la sua storia, ha testimoniato questa sua passione per l'inclusione e ci ha narrato il modello di business di Pluribus Global - per noi di grandissima ispirazione -  che è un modello, potremmo dire, nativamente inclusivo.

Si tratta infatti di un'azienda nella quale operano più 50 consulenti - che operano in più di 20 paesi e che oltre a parlare complessivamente più di 25 lingue diverse hanno molte altre differenze, visibili e invisibili.

Queste persone sono costantemente in un dialogo autentico, basato su un clima di palpabile  fiducia immediatamente avvertita da qualunque nuovo collega si unisca a loro da qualsiasi parte del mondo.

Pluribus è un’organizzazione nella quale è possibile riconoscersi e alla quale si ‘desidera’ appartenere pur mantenendo ciascun* il proprio stile, i propri altri ambiti di lavoro e, talvolta, come noi di Bottega Filosofica, le proprie società. La totale accoglienza senza giudizio unita a una grandissima libertà di stare, rimanere o allontanarsi, magari solo per un po’, e a un’estrema coerenza nello stile di comportamento adottato all’interno e all’esterno è ciò che ogni facilitatrice o facilitatore sperimenta in Pluribus sin dal primo giorno.

Una tale cultura, agita con rigore - ma anche con leggerezza - da tutt*, fa sì che si cooperi in maniera armonica, co-progettando e co-facilitando workshop nella lingua e nello stile che i diversi Paesi e le diverse culture organizzative richiedono.

Una rete di facilitatrici e facilitatori che si adoperano perché in qualunque situazione i workshop di sensibilizzazione e di esperienza in tema di inclusione - che vengono progettati magari a livello di headquarter di aziende globali - vengano offerti nella lingua e adattati alla cultura delle persone partecipanti. Questo consente di riconoscere e onorare la diversità e di testimoniare l’inclusione.

Abbiamo avuto portare questo contributo attraverso una autentica conversazione per dare a tutte le persone che hanno partecipato l’occasione di riflettere con Isabelle ma anche tra di loro su quanto sia e possa essere davvero inclusiva l'azienda in cui operano ma anche su quanto loro sentissero di essere di essere inclusiv* e in che cosa pensassero di poter migliorare.

Ne è emerso un bel confronto che crediamo sia stato arricchente per tutti.

Oltre la diversity & inclusion

Quando abbiamo pensato di partecipare a 4week4inclusion il riflettere su che tipo di esperienza avremmo potuto portare e i dialoghi preliminari con Isabelle ci hanno consentito di intensificare la nostra attenzione su quella che è, potremmo dire, la nuova frontiera dell'inclusione, sostituire, andare oltre i concetti di diversity & inclusion per approdare a quelli  di unicity & belonging. Ma qual è la differenza? In che cosa troviamo un’evoluzione dei concetti e delle prassi?

Unicità è più di diversità, vede infatti protagonista assoluta la singola persona, non la categoria nella quale potrebbe riconoscersi o essere inserita, giovani e anziani, donne e uomini, normodotati e portatori di una disabilità e via via le categorie più o meno evidenti che possiamo identificare.

Quando parliamo di unicità, infatti, stiamo dicendo che includiamo ciascuna persona che, come è portatrice di un proprio nome è anche portatrice di una singolarità. Ciascun* di noi è un essere vivente unico e irripetibile, fosse anche soltanto per un dettaglio minimale, ed è divers* da tutti gli altri che a loro volta non sono un ‘tutti’ ma un insieme distinto di unicità.

La nostra attenzione, il nostro impegno vanno, oggi, nella promozione non tanto del riconoscimento delle diversità quanto nella valorizzazione, nell’ apprezzamento delle singole unicità consapevoli che - come dice Liliana Segre nel video ufficiale di 4weeks4inclusion - se non viene inclusa manca.

Manca e non è sostituibile con un altra, manca e mancherà sempre.

Come unicity va oltre diversity, anche belonging - appartenere - è complementare ed è più di inclusion.

Significa, infatti, non solo mettere a disposizione ambienti inclusivi ma soprattutto abitare quegli ambienti, sentirsi ‘appartenere’ a quegli ambienti così come si è, nel proprio essere ‘speciali’, persone singole e singolari, non come appartenenti alla una collettività riconosciuta come categoria, suppur con ottime intezioni.

Appartenere è sentire di avere un posto, il proprio posto, quello che senza di noi rimarrebbe irrimediabilmente vuoto.

Potrebbero sembrare dettagli formali, vezzi linguistici, ma invece sono sostanza, qualità della vita delle persone, benessere, felicità.

Il nostro intento, dare spazio all’unicità

La nostra ambizione, come Bottega Filosofica, è quella di promuovere questa riflessione e di creare occasioni per sperimentare ciò che ne consegue.

Per questo stiamo lavorando al design e alla realizzazione di un evento speciale a inizio primavera 2022. Con alcune aziende, clienti e non, che vogliono mettersi in gioco su questo tema vogliamo realizzare una “Settimana dell'unicità”.

Un momento speciale in cui creare e favorire, ognuna al proprio interno, delle speciali occasioni di incontro in cui ciascuna persona possa riconoscersi nella propria unicità e sentire di potersi esporre con fiducia nella relazione autentica e reciproca con le altre. Stay tuned!.