Le portentose aziende che compongono l'elenco annuale Forbes Global 2000, che classifica le 2.000 più grandi aziende sulla terra in termini di vendite, profitti, attività e valore di mercato, hanno sicuramente qualcosa in comune.
C'è un'esplicita somiglianza di somme.
Che si tratti di Berkshire Hathaway al numero 1 o di Sun Communities che si è guadagnata l'ultimo posto, queste sono tutte società multimiliardarie quotate in borsa. E ci sono anche somiglianze più implicite, come la razza e il sesso della maggioranza delle persone che compongono il board.
Il background educativo dei membri del board è un'altra connessione. Com'era prevedibile, MBA, di solito delle migliori università, così come altri titoli di studio in finanza e affari.
Da notare che questa uniformità va oltre la sala del consiglio d’amministrazione. Questi titoli tendono ad essere un prerequisito per chiunque ricopra una posizione C-level o simile.
Al contrario, chi ha studiato materie umanistiche si prepari a essere supervisionato.
Questa sperequazione tra i titoli di studio nelle posizioni dirigenziali delle aziende di più alto profilo non è un segreto. Il numero di lauree in materie umanistiche è in costante calo da anni. Di fatto, il numero delle lauree in campo informatico sta per eclissare tutte le lauree umanistiche messe insieme.
Questi numeri portano a credere che il possesso di titoli di studio in informatica e economia non riguardi solo i ruoli di leadership nelle grandi aziende, ma la forza lavoro in generale. Le aziende cercano qualcuno in grado di programmare, non di fare un'analisi di un classico della narrativa o dell’arte. Le discipline umanistiche vengono lasciate indietro per quelli che sono percepiti come percorsi universitari più moderni e pratici.
C'è un'eccezione a questa regola. Negli ultimi anni si è registrata una tendenza alla crescita della presenza di una materia umanistica: la Filosofia.
Le aziende devono tenerne conto e assumere più persone con una formazione filosofica. Ne deriveranno vantaggi significativi.
Perché ingaggiare un filosofo
Ecco tre motivi per cui ogni board dovrebbe avere almeno un posto riservato a un filosofo.
1 - La soluzione a una Domanda può non venire da una Risposta
Il problem-solving è un'abilità cruciale nel mondo degli affari. Una formazione aziendale adeguata fornisce vari metodi per affrontare un problema, qualunque esso sia. Questi metodi tendono ad avere una mentalità empirica, a utilizzare i dati e gli esempi passati di un problema simile per risolvere i problemi attuali.
Anche le lauree in materie come la finanza e l'informatica forniscono una metodologia simile nella ricerca di risposte a una domanda. Per esempio, un programmatore può provare diverse linee di codice per cercare di risolvere un bug.
Ma quando un filosofo si trova di fronte a una domanda, il suo primo istinto non è un approccio per tentativi ed errori per trovare una risposta. Anzi, guarda prima di tutto alla domanda stessa.
La domanda potrebbe essere stata impostata in maniera errata e non avere una risposta possibile. Ma se la domanda fosse stata costruita in modo diverso, la risposta si rivelerebbe da sola. Come dice il filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein, l'obiettivo della filosofia è "far uscire la mosca dalla bottiglia".
2 - La chiarezza è fondamentale
Non esiste un genere universale di scrittura filosofica. Platone ha scritto dialoghi simili a opere teatrali, Jean-Paul Sartre romanzi e Cartesio i suoi diari. Ma questi pensatori non hanno mai proposto un loro scritto perché fosse pubblicato in una rivista accademica di filosofia o non si sono mai seduti di fronte a una commissione di dottorato. I filosofi contemporanei se lo fanno abitualmente, quindi il loro stile di scrittura è relativamente uniforme.
Ci deve essere un abstract che spieghi sinteticamente l'argomento. Poi c'è un'introduzione che fa di nuovo la stessa cosa: una breve descrizione di ciò che ci aspetta con parole diverse. Solo a questo punto si arriva all'argomento vero e proprio.
A parte altre considerazioni, questo è esercizio di chiarezza. L'abilità di articolare chiaramente un argomento di 30-40 pagine in pochi paragrafi non può essere sottovalutata nel mondo del business, con tutte le presentazioni in forma di pitch, le conversazioni brevissime e il generale deficit di attenzione causato da troppe e-mail. La brevità diventa una strategia commerciale.
3 - Non solo predicare i valori, ma anche viverli
Il fenomeno di dire una cosa e farne un'altra, spesso l'esatto contrario, è piuttosto comune. Washington D.C. e Big-Tech ne sono un chiaro esempio.
A differenza che in qualsiasi studio della filosofia. Qui incontrerete grandi pensatori come Simone de Beauvoir, che non solo ha scritto della libertà che le donne meritano ne "Il Secondo Sesso", ma l'ha vissuta nei suoi viaggi globali e nella sua vita romantica. Oppure incontrerete Socrate, che scelse di seguire il principio di giustizia fino alla tomba, quando avrebbe potuto evitare una condanna a morte. Avrebbe solo dovuto piegare leggermente le regole a suo favore.
Queste persone dovrebbero avere un posto nella stanza, di consigli di amministrazione delle aziende più importanti alle organizzazioni no profit locali. Il beneficio sarà esattamente ciò che la leadership richiede ma che raramente raggiunge: risultati migliori.