Uno strumento di autovalutazione di impatto per la buona impresa

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È ormai qualche anno che il SABI - Strumento di Autovalutazione del Buon Impatto -, è utilizzato con successo dalle imprese, e in particolare dalle Società Benefit, per valutare annualmente il proprio impatto.

Il SABI è nato nel 2021 - come Strumento di Autovalutazione della Buona Impresa - per rendere fruibile alle imprese il Modello della Buona Impresa proposto dalla Fondazione Buon Lavoro ed elaborato da un gruppo di lavoro a cui ha partecipato Bottega Filosofica insieme a Goodpoint, PwC e altri professionisti e imprenditori di grande qualità.

Il proposito del SABI era quello di offrire a tutte le imprese che si riconoscevano nel Modello della Buona Impresa o volevano misurarsi con esso, l’opportunità di svolgere in maniera sistemica, ordinata e guidata, un’esplorazione del proprio modo di essere impresa, una autovalutazione della buona impresa che sentivano di essere, guardando in maniera strutturata alle proprie performance e al valore generato per tutti i portatori di interessi (stakeholder) interni ed esterni.

Oggi, conclusa da tempo la fase di sperimentazione e messa a regime, disponiamo di uno strumento estremamente efficace e semplice per aiutare l'impresa nella valutazione delle proprie performance, del valore che, così facendo, genera per gli stakeholder tenendo in equilibrio i pilastri fondamentali della sua attività, e del suo impatto su società e ambiente.

Questo consente, quindi, all'impresa di:

  • ‘leggersi’ e valutarsi nelle diverse dimensioni
  • narrarsi all’interno e all’esterno in maniera soggettiva ma non arbitraria
  • eventualmente, confrontarsi con altre imprese che adottano lo stesso strumento.

Cos’è 

Il SABI consiste essenzialmente in un questionario di autovalutazione on line al quale l’impresa può rispondere in autonomia o con il supporto di un consulente esperto nell’analisi e valutazione quali-quantitativa delle realtà aziendali.

Il questionario è suddiviso in 5 aree di osservazione: 

  • Prodotto
  • Lavoro
  • Valore Economico
  • Operations sostenibili
  • Governance

considerate dimensioni chiave della creazione di valore sistemico.

Come già accennato, può essere utilizzato anche come Framework di rendicontazione rispetto alla creazione di valore sociale, in particolare per le Società Benefit, utilizzando le Linee Guida per la rendicontazione e la tabella di riconciliazione con le metriche del GRI.

La flessibilità di SABI e l’alto livello di personalizzazione, inoltre, lo rendono adatto anche alle piccole imprese e alle startup, per le quali si propone come strumento integrato nella costruzione del loro modello di business.

È, infine, anche uno strumento di coinvolgimento degli stakeholder dal momento che è possibile - ed è fortemente raccomandato - integrare nella valutazione il punto di vista di clienti, lavoratori e soci, attraverso l’invio di survey le cui risposte confluiranno direttamente nell’assessment rendendo meno soggettiva e rendendo più completa la valutazione.

Approfondiamo brevemente le aree che vengono esplorate e valutate con il SABI:

  1. la Governance: il modello guarda innanzitutto alla scelta dell'impresa di adottare un orientamento di fondo coerente con la Buona impresa e di prendere un impegno cogente in questa direzione che si declina nell’adozione di processi strategici coerenti, in una modalità sistemica di valutazione dei risultati e in un approccio trasparente alla condivisione e alla rendicontazione.
  2. La Creazione di Valore attraverso Prodotto, Lavoro e Valore Economico: dal momento che, nella visione della Buona Impresa, l’impatto principale sulla società sta nello svolgere – bene – il suo stesso mestiere di impresa, lo strumento punta a valutare la capacità di creare valore attraverso l’osservazione dei principali pilastri dell’attività di qualsiasi impresa. Ciascuno dei 3 pilastri è osservato in 3 dimensioni: la capacità di creare valore; gli elementi che qualificano la creazione di valore; la capacità di continuare a crearlo nel lungo periodo.
  3. Operations sostenibili – Consapevole poi che la creazione di valore non può prescindere dalla gestione degli impatti dei processi in ottica di tutela dell’ambiente e della comunità – in base al principio “Do no significant harm” – il modello prevede un ulteriore capitolo, nel quale l’impresa è chiamata a osservare le diverse funzioni di supporto e attività interne.

A cosa serve 

Il SABI – Strumento di Autovalutazione del Buon Impatto è innanzitutto una guida per aiutare le imprese a:

  • considerarsi come sistema e come ‘organismo’ vivente interconnesso in tutte le sue parti
  • osservare il proprio operato attraverso le dimensioni chiave della creazione di valore
  • monitorare i propri risultati rispetto ai criteri standard definiti dal modello
  • valutarsi e darsi obiettivi di miglioramento.

Autovalutarsi in maniera strutturata, completa e integrata consente, infatti, all’impresa di avere una base affidabile di misurazione quali-quantitativa per la formulazione di piani d’azione volti a generare maggiore valore per l’impresa e per tutti.

Attraverso la ricerca di una sempre maggiore armonia tra i 5 pilastri in un’ottica di lungo periodo, supportati da uno strumento di valutazione affidabile e standardizzato, sarà possibile affinare il proprio modo di fare business definendo piani d’azione mirati e monitorarne nel dettaglio l’andamento.

Adottare uno strumento di valutazione sistemico che non guarda solo alla performance economico finanziaria dell’impresa e che integra i dati ad essa relativi con la misura della sua sostenibilità ambientale e sociale, si rivela sempre più utile per fare scelte strategiche e gestionali adeguate alle nuove sensibilità del mercato e della società in genere.

Gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale e alla responsabilità sociale si stanno, infatti, affermando sempre più  come fattori strategici per tutte le aziende - e molte ricerche lo sottolineano riguardo alle PMI - che possono contribuire a migliorare la competitività dell’impresa e rafforzare i suoi legami con il territorio.

A parità di condizioni, infatti, si osserva l’esistenza di una correlazione positiva tra l’adozione di comportamenti virtuosi, le performance economico finanziarie dell’impresa e il livello di produttività del lavoro.

Lo Strumento di Autovalutazione del Buon Impatto consente, quindi, di avere elementi di valutazione per gestire un'azienda in modo da esercitare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente generando tutto il valore che è nelle sue possibilità.

Gestire – e misurare - la propria impresa nella logica dell’essere sempre più una ‘buona impresa’ le consentirà, non solo di:

  • servire in maniera eccellente il suo cliente
  • attrarre e offrire soddisfazione e sviluppo alle persone migliori
  • trattenere e valorizzare tutto il talento presente in azienda

ma anche di:

  • risparmiare denaro
  • aumentare la propria redditività
  • migliorare la solidità economica nel tempo
  • ‘durare’ nel tempo.

Il SABI è stato progettato per rilevare sia i comportamenti virtuosi adottati dall’impresa nell'interesse dell’organizzazione stessa, degli individui e della comunità, sia i vantaggi ambientali, sociali, economici e relazionali che ne derivano.

Inoltre, adottando un processo di osservazione e valutazione strutturate della propria realtà, l’impresa potrà avere maggiore consapevolezza di quali sono i suoi punti di forza sui quali fare leva nelle attività di comunicazione all’interno e all’esterno.

Sarà, inoltre, in grado di corredare tali attività di elementi quali-quantitativi concreti, osservabili e, pertanto, argomentabili in maniera consistente, relativamente a tutte le dimensioni dell’impresa e del suo impatto ambientale e sociale.

Come funziona

Il SABI - Strumento di Autovalutazione del Buon Impatto - è stato progettato per adattarsi a qualsiasi tipo di organizzazione, indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimensioni e dall’oggetto sociale, purché sia un’attività economica organizzata ai fini della produzione o dello scambio di beni o di servizi e abbia fatto propri obiettivi di longevità e di impatto sociale e ambientale positivo.

Ha, inoltre, una struttura flessibile che consente di definire, in fase di applicazione, cosa guardare e con quale livello di dettaglio, adattando e scalando il modello in base alle caratteristiche delle imprese e agli elementi più o meno rilevanti in relazione ai diversi modelli di business.

Si parte infatti con l'analisi della Materialità dell'impresa ovvero la definizione  degli impatti rilevanti che l’azienda genera nello svolgimento della sua attività. In funzione delle scelte effettuate, SABI identificherà le domande del questionario da sottoporre per l’autovalutazione.

Il secondo passaggio riguarda i principali stakeholder che saranno chiamati a esperimersi attraverso brevi survey dedicate alle quali è possibile rispondere on line. Non è obbligatorio, ma costituisce un punto di valore sia rispetto ad altri strumenti di valutazione che raccolgono solo il punto di vista dell'impresa, sia per l'opportunità di coinvolgere gli interlocutori prioritari nella definizione di obiettivi e strategie.

Il terzo passaggio prevede che l'impresa risponda alle domande poste in ciascuna delle 5 sezioni del percorso autovalutativo. Ogni sezione è suddivisa in dimensioni e ciascuna dimensione, a sua volta, in elementi di valutazione. Mentre sezioni e dimensioni sono standard e obbligatorie (è indispensabile compilare tutte per poter procedere ai risultati), gli elementi di valutazione sono in parte personalizzabili.

Una volta completata l’osservazione guidata rispetto a questi capitoli, lo strumento restituirà una rappresentazione di sintesi degli impatti generati, anche in termini di sviluppo sostenibile (SDGs) e alcune sintesi rispetto alla creazione di valore complessiva. L’impresa sarà invitata ad esprimere considerazioni complessive – sia rispetto ai risultati complessivi ottenuti, sia rispetto al loro impatto esterno – in modo da darsi obiettivi di miglioramento per il futuro.

Al termine della compilazione del questionario on line, in autonomia o accompagnati da un consulente esperto, si ottengono report analitici e grafici radar che raffigurano la creazione di valore per ogni Pilastro dell’attività di impresa (Prodotto, Lavoro, Valore economico), in base alla valutazione di materialità degli impatti espressa con evidenza della media delle valutazioni espresse dagli stakeholder a confronto con la valutazione espressa dall'impresa. 

Il sistema produce, inoltre, un report di sintesi che evidenzia:

  • le caratteristiche della Governance con riguardo sia all'orientamento di fondo e all'impegno sia ai processi gestionali, di sostenibilità e di condivisione con gli stakeholder 
  • la creazione di valore attraverso le 3 finalità dell’impresa misurate mediante indicatori sintetici specifici per ciascuna dimensione di valutazione e grafici che favoriscono lo sguardo sistemico sull’insieme creato dall’interazione di tali dimensioni
  • la continuità nel tempo della creazione di valore ovvero uno sguardo d'insieme rispetto alla capacità di continuare a generare valore per la società nel lungo periodo. Sono rappresentate la capacità dell'impresa di avere continuità dell’offerta, continuità organizzativa, continuità economica e la valutazione di sintesi rispetto alla sostenibilità delle operations, interpretata come un fattore determinante per garantire il successo nel tempo dell’attività di impresa. 

Gli impatti materiali dell'azienda vengono rappresentati in maniera visiva attraverso un 'semaforo' (valutazione verde, giallo, rosso), in base all'autovalutazione espressa sui singoli elementi del modello. Sono inoltre ricapitolati per ogni impatto gli elementi che vi incidono, questi rappresentano le leve su cui lavorare per migliorare ulteriormente il proprio impatto positivo.

Per ottenere questo tipo di output, non è indispensabile compilare tutti i campi del questionario, sono sufficienti quelli indicati come obbligatori.

Tuttavia, utilizzando lo Strumento di Autovalutazione del Buona Impatto nella sua versione più completa, sarà possibile:

  • integrare nella valutazione il punto di vista degli stakeholder, costruendo, in tal modo, una autovalutazione partecipata.
  • costruire uno strumento di rendicontazione completo, qualora si volesse usare il SABI per la rendicontazione delle proprie attività, ad esempio per le Società Benefit, che, secondo la normativa, devono assolvere questo obbligo annualmente.

I vantaggi in sintesi

Ecco, in sintesi, le peculiarità e i vantaggi del SABI - Strumento di Autovalutazione del Buon Impatto, come evidenziati nel sito dedicato:

  • approccio sistemico alla valutazione (non un voto, non un discrimine buoni/cattivi, ma un insieme di elementi da osservare, ponderare e valutare in relazione tra loro)
  • sguardo “impresa-centrico” (vs tradizionale tassonomia ESG)
  • integrazione fra obiettivi sociali e gestionali
  • alto livello di personalizzazione
  • allineamento con metriche di reporting consolidate (GRI) e obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)
  • pensato da imprenditori per imprenditori
  • radici nella cultura d’impresa italiana (vs approccio anglosassone)
  • ottica di lungo periodo
  • osservazione (anche) qualitativa
  • accessibilità (anche alle piccole/start up)
  • coinvolgimento diretto degli stakeholder nella valutazione (tramite survey pre-impostate).


Puoi leggere di più sulla buona impresa in questo articolo.
I riferimenti ufficiali li trovi qui 



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