Holonomics: per l'impresa italiana sostenibile

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Quando, qualche anno dopo aver trascorso un periodo di studio allo Schumacher College - centro di eccellenza europeo nel quale studiare e vivere l’ecologia profonda e le scienze olistiche -, ho avuto tra le mani Holonomics, mi sono completamente riconosciuta nell’esperienza condotta dagli autori.

Quanto vissuto allo Schumacher College, creato da Satish Kumar nel 1991 con l’intento di offrire una diversa esperienza educativa fondata sulla natura e vissuta nella e con la natura, è stato anche per loro il motore primo di quanto esplorato, presentato, sviluppato e argomentato nel loro libro, un pensiero peculiare che, in un certo senso, ‘è’ la filosofia - la teoria e la pratica - di quella Scuola.

In Italia questo pensiero non è molto conosciuto nella sua originalità e peculiarità neanche, mi sembra, nelle diverse community - di alcune delle quali facciamo parte - che riflettono e si interrogano sulla complessità e coltivano studi in merito alla complessità e al systems thinking.

La prospettiva olonomica mi sembra ancora più ricca e trasformativa perché maggiormente ‘radicata nel profondo’ e costituisce, a mio parere,  quasi uno stile di vita oltre che di lavoro; non solo, quindi, un 'buon modello' per rappresentare e analizzare la realtà complessa e favorire il suo cambiamento.

La sottostante dimensione spirituale, in Holonomics, mi appare qualificante e si tratta di una profondità che fa ‘vera’ differenza e che, a mio parere, può ‘dare un’anima’  - e una filosofia di riferimento - ai nuovi movimenti dell’impresa sostenibile.

Per questo ritengo Holonomics, un libro particolarmente prezioso, perché, con il rigore degli studiosi, accompagna, un passo dopo l’altro - senza salti, né buchi, né impliciti - nella comprensione di un diverso approccio possibile che può costituire concretamente il nuovo paradigma del quale abbiamo così grande e impellente bisogno.

Ma è un approccio che richiede un ‘click’, un insight dal quale non si torna indietro. Non si tratta di acquisire una posizione situazionalmente ‘opportuna’ ma di entrare nel nuovo ‘modo di vedere’ – ovvero di vivere – perché si sente e si comprende che è ‘giusto’ non in senso morale ma, piuttosto, epistemologico.

Dopo un tale ‘click’ è molto più facile intuire il ‘cosa fare’ perché abbiamo compreso ‘come pensare’ il cosa fare.

L'approccio presentato in Holonomics, infatti, descrive un nuovo e potente modo di pensare che insegna ai leader come innovare e risolvere i problemi in modo creativo utilizzando quattro modi del conoscere: il pensiero, il sentimento, la percezione e l'intuizione.

L'Olonomica riunisce la biomimetica, il pensiero sistemico, la spiritualità, l'interconnessione con la natura, la filosofia, l'alfabetizzazione ecologica, la fisica, la biologia, l'economia e i cinque valori umani universali della pace, della verità, dell'amore, dell'agire virtuoso e della non violenza in un modo che apre gli occhi dei leader a dimensioni di pensiero non comuni che hanno applicazioni molto pratiche.

Holonomics fornisce grande ispirazione e può costituire il paradigma di riferimento per i nuovi modelli di business e di impresa che si stanno rapidamente e significativamente affermando in Italia e in particolare per le Società Benefit e le imprese sociali dal momento che offre una piattaforma filosofica e culturale che coniuga in maniera esplicita e virtuosa obiettivi di business e obiettivi di beneficio comune o di interesse generale fornendo presupposti e linee guida per un'agire coerente profondamente radicato e solido.

Una lettura di sicuro interesse per donne e uomini di governo e di impresa visionari che considerano la riflessione comune, l’attenzione e la cura per la realtà emergente, la co-costruzione di significati, il confronto aperto e l’apprendimento costante come risorse primarie su cui contare per confrontarsi con la crisi sistemica in cui si trovano a guidare le loro organizzazioni. 

La crisi attuale, infatti, è - come molti ormai affermano da prospettive e in campi molto diversi - una crisi di ‘visione del mondo’.

Per questo, se la scienza e l'economia fossero integrate con una visione ecologica del mondo, avremmo una comprensione più vera e più profonda del Mondo stesso e criteri forti ed efficaci per l'esistenza, personale e professionale. Un'esistenza certamente sostenibile per tutte le persone e per il Pianeta su tutti i piani, sociale, economico, ambientale, culturale.

Imparare - o reimparare - a vedere come un intero mente, cuore e corpo e a tenere nella mente e nel cuore  - in una visione olistica - suolo, anima e società (soil, soul and society) si offrono in Holonomics come bussola interiore per un nuovo stile di lavoro - e di vita - nella realtà complessa in continua evoluzione.

L’ultima parte del libro, con le sue storie di business, storie di imprese reali che hanno fatto scelte reali intuendo e imboccando coraggiosamente nuove strade, ci mostra come la ‘messa in pratica’ del pensiero olonomico - di un modo di vedere nel quale scienza, economia ed ecologia non sono separate ma costituiscono un intero - consenta di vedere il mondo e i sistemi nella loro interezza e intraprendere azioni che ‘tengono insieme’ perché radicate nella capacità di ‘vedere insieme’ (senza separazione) il business, l’ambiente e le persone.

Se questo è lo sguardo, diventa facile comprendere quali siano le metodologie realmente coerenti e quali lo sono in maniera fallace, quali siano le esperienze alle quali ispirarsi e quelle da proporre, dove c’è autenticità e dove c’è ‘…washing’.

Con le colleghe di Bottega Filosofica, siamo impegnate quotidianamente, in una logica 'walk the talk', nell'incarnare per prime il cambiamento che vogliamo vedere realizzato nel mondo, adottando per noi e proponendo ai nostri clienti servizi e metodologie costruiti con un approccio riconoscibile come olonomico.

Aver promosso e contribuito alla traduzione di questo libro è parte del nostro impegno concreto per la sua diffusione, certe, avendola sperimentata in prima persona, della potenza trasformativa, rigenerativa, di un tale approccio.

Grazie agli autori e alla casa editrice Ubiliber per aver reso questo possibile.