In un contesto aziendale sempre più globalizzato e più veloce, in cui il tempo per pensare viene sempre più compresso e la sintesi sembra essere l’unica preoccupazione, arriva dirompente Leadership di contrabbando e Pensieri Ribelli.
Ideato e guidato da Beppe Carrella, Leadership di contrabbando e Pensieri Ribelli è una serie di incontri serali che compongono un percorso insolito e emozionante, fatto di momenti teatrali e racconti/interpretazioni di storie, occasioni di incontro e confronto sul nostro agire e prendere decisioni.
Il ciclo di eventi, sponsorizzato da Bottega Filosofica, sarà ospitato dal Teatro Elettra, un luogo magico e suggestivo come solo un teatro sa essere, a noi particolarmente caro perché permette di co-creare uno spazio raccolto e 'sicuro' in cui mettersi in gioco in modo autentico e uscirne realmente trasformati.
I posti sono, per questo, limitati.
Cos’è Leadership di contrabbando e Pensieri Ribelli
Leadership di contrabbando e Pensieri Ribelli è un ciclo di incontri spettacolo che nasce a partire da una serie di pubblicazioni di Beppe Carrella, una collana dedicata alla leadership e a come agirla nel nostro contesto.
Ne viene fuori un percorso in cui bisogna avere i piedi saldamente a terra e, nello stesso istante, la mente nelle stelle. In cui il futuro diventa solo l’unità di misura dei nostri sforzi e delle nostre conoscenze. Conoscenze che hanno vita breve se non hanno come compagna di viaggio la solida esperienza di questi personaggi immortali.
Nessun progetto, di qualunque tipo, è solamente un fatto di numeri e scadenze. Ogni progetto è principalmente relazione con gli altri e proprio questa relazione che possiamo imparare dai grandi.
Questo il calendario dei primi tre incontri, un venerdì al mese, ogni incontro dedicato a un personaggio e a una specifica indagine teatrale e sperimentale:
24/01 - h 18 - Don Chisciotte: la leadership della quasi vittoria
21/02 - h 18 - Faust: Una leadership senza limiti
data da definire a marzo - Beatles: Il gruppo prima di ogni cosa
Quando, dove e come si partecipa
Gli spettacoli di Leadership di contrabbando e Pensieri Ribelli, sponsorizzati da Bottega Filosofica, si terranno al Teatro Elettra, a Roma in via Capo D'Africa 32.
Un luogo che ci è particolarmente caro e che ci permetterà di ritrovarci in uno spazio 'intimo' e suggestivo, la migliore cornice in cui non sarà difficile mostrarsi per ciò che si è e, attraverso le suggestioni ricevute e il confronto con le altre persone, lasciare spzio alla trasformazione.
Il teatro è piccolo e accogliente ma i suoi posti sono limitati. Se hai deciso di partecipare, affrettati!
Puoi acquistare il biglietto a questo link, al pulsante in fondo o dal codice QR che trovi qui vicino
Chi è Beppe Carrella e come è nato il ciclo di incontri
Beppe Carrella è un manager visionario e anticipatore cresciuto nel mondo dell'ICT, CEO di alcune aziende in Italia e all'estero, docente in università e straniere. Questo dal punto di vista professionale. Ma è molto di più, è una persona coltissima, eclettica, creativa, innovativa e soprattutto ironica e coraggiosa.
E’ difficile presentare la proposta di un professionista come lui senza essere limitativi e rendendo veramente il caleidoscopio costituito dai suoi tratti caratteristici. Ci affidiamo quindi alla sue stesse parole, che puoi leggere da qui in poi.
“Il nostro sarà un viaggio attraverso la verità delle bugie a suon di musica, di rock scatenato e di canzoni che sembrano poesie e di poesie che sembrano canzoni.
Nessun ammiccamento per ingraziarsi l’ascoltatore.
Sarà una narrazione diretta come solo il rock e le storie vere sanno essere.
Storie per evidenziare le nostre fragilità, vulnerabilità estratte non da ‘sentito dire’, ma dalla propria vita professionale.
Un percorso fatto di storie vere che si intrecciano con i grandi personaggi della letteratura dove nessun progetto, di qualunque tipologia, è solamente un fatto di numeri e scadenze.
Ogni progetto è principalmente relazione con gli altri ed è proprio questa relazione che possiamo imparare dai grandi personaggi raccontati.
Ogni decisione è una scommessa a cui solo i ribelli sono capaci di rispondere immaginando un futuro che non sia scontato. Non estraendo dei pezzi ed evidenziando quello che serve in quel momento, ma utilizzare lo sviluppo della storia, l’evolversi della narrazione come unico modo per capire il cambiamento così da trarre delle lezioni che non siano il mero ‘citazionismo’.
In pratica, un percorso fatto non per raccontare solo quello che gli altri vogliono sentirsi dire, ma per confrontarsi sulle 'bugie', sui troppi 'omissis' che queste storie contengono.
Un percorso a tappe fatto di ascolto e partecipazione attiva.
Un racconto, tante storie da sperimentare".
Perché le storie
"Disporre di una narrazione è una condizione molto rassicurante. Ogni cosa è perfettamente chiara.
I nostri strumenti e le nostre istituzioni sono molto differenti da quelli dei tempi biblici, ma le strutture profonde della mente umana sono rimaste le stesse.
Questo spiega perché possiamo ancora trovare noi stessi tra le pagine della Bibbia, negli scritti di Confucio o nelle tragedie di Sofocle e di Euripide o nei personaggi immortali della letteratura mondiale. Questi classici furono creati da umani proprio come noi, pertanto sentiamo che parlano di noi, delle nostre vite, delle nostre speranze e dei nostri sogni.
Nelle moderne produzioni teatrali, Edipo, Amleto, Otello possono anche indossare jeans e maglietta, avere un account Facebook e spedire messaggi twitter, ma i loro conflitti emotivi sono gli stessi della versione originale dell’opera.
La storia e la vita non sono solo plasmate da tecnologia, politica e società, ma anche da pensieri, paure e sogni. Tutte cose che la musica rende viva nella mente delle persone.
Un percorso fatto di tanti momenti di confronto e di esercizi da sperimentare.
Uno zig-zag tra pensieri e stili di pensiero (abitudini del nostro pensare) perché non tutti parliamo 'la stessa lingua' e 'la relazione' tra le persone rischia di essere compromessa.
Un percorso fatto di storie vere che si intrecciano con i grandi personaggi della letteratura e della storia”.
I primi tre spettacoli
Don Chisciotte, la leadership della quasi vittoria
Diventare protagonista insuccesso dopo insuccesso. Inseguire i propri sogni fino a renderli immortali.
Cosa ci può insegnare sulla leadership don Chisciotte, santo patrono dei resilienti, indomabile paladino della quasi-vittoria?
E chi, come lui, non ha desiderato diventare cavaliere?
Vivere mille avventure, stupire gli altri, venire ricompensato da fama, essere portatore di grandi ideali e valori.
Che fine ha fatto questo sogno?
Si fa in fretta a etichettare pazzo chi crede... e chi è più sognatore del don?
Uno che è uscito fuori di senno, che ha iniziato a vedere attorno a sé la bellezza. Che mette in discussione la 'verità' del mondo.
Il don ha una visione, che lo fa mettere in viaggio con ronzino e scudiero, diretto sempre oltre.
Anche per noi è possibile diventare protagonisti insuccesso dopo insuccesso. Conservare gli ideali quando tutto attorno crolla. Prendere in mano il proprio talento. E per citare Will Eisner, non importa se don Chisciotte sia esistito veramente, quello che conta è che sia esistito il suo sogno!
Faust: Una leadership senza limiti
Il fare per il fare
Fare il leader e salvare l’anima svolgendo con successo il proprio lavoro è una missione molto complessa. Troppo spesso la leadership non è che una nota a piè pagina di “un patto faustiano”, un inferno etico che richiede l’utilizzo coscienzioso di un gps morale interno.
La storia di Faust è una guida, capace di dare corpo alle nostre ombre più nascoste, a convivere con la presenza del bene e del male, ristabilire un rapporto con la natura e cercare di recuperare quella energia femminile che è presente in ciascuno di noi, spesso repressa.
Potrebbe diventare un salvagente per imparare a destreggiarsi in un mondo che brucia tutto e tutti sull’altare del profitto.
È un racconto che rappresenta lo sforzo di andare oltre la razionalità e l’accumulo di conoscenza, un viaggio per uscire dalla noia di una vita vissuta con gli occhi degli altri.
Forse in fondo a questo viaggio riusciremo a sorridere a quello che scrive K. Kraus: “Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini”. In fondo, ormai caro Mefistofele, so riconoscere le tue sembianze, e sei ottimista se pensi che firmerò un patto con te. O forse no?
The Beatles: Il magico potere del gruppo
Imparare a capire quando uscire di scena
The Beatles, possono davvero aiutare a costruire un business e avere successo? Possibile?
Nessuno ascolta la musica per trovare idee e modelli per affrontare le difficili sfide del mercato, ma non c’è business più duro di quello dello spettacolo.
E se ad ogni disco i Beatles venivano dati per spacciati, poi finivano sempre col far impazzire critica e fan.
Successi ottenuti ricercando senza sosta l’innovazione, con sacrificio, e mettendo al centro il pubblico.
Hanno anche saputo quando uscire di scena.
Proprio lungimiranza e determinazione rendono i Fab Four inimitabili e, soprattutto, guide ideali per i leader. I loro testi ci fanno cantare, la loro musica ballare. E la loro voglia di far di più, e meglio, è una fonte innegabile di ispirazione manageriale.
Tutto il ricavato dell'iniziativa andrà a favore del progetti di Casa Rifugio Sant'Anna Onlus