Sense Making – Creazione di Senso è l’Inner Development Goal con il quale riprendiamo il nostro percorso di esplorazione del Framework IDG. E’ definito così: “Abilità nel vedere schemi, strutturare l'ignoto ed essere in grado di creare consapevolmente storie”.
Sense making, quindi, è il processo attraverso il quale individui e gruppi cercano di attribuire significato alle proprie esperienze, soprattutto in contesti caratterizzati da complessità, incertezza e ambiguità.
Questo concetto, sviluppato principalmente da Karl E. Weick, teorico dell'organizzazione, trova applicazioni in numerosi ambiti, dalle aziende alla politica, all’amministrazione pubblica, fino alla gestione delle crisi.
E’ importante quindi comprendere come funziona la capacità di 'dare senso' alle esperienze che viviamo e come possiamo coltivarla per adattarci meglio al mondo in continua evoluzione, trasformando le sfide in opportunità di crescita.
A questo proposito mi fa piacere condividere una piccola esperienza personale.
Nell’ambito di una delle attività sistemiche che offriamo nei workshop di Bottega Filosofica c’è uno specifico passaggio nel quale ci si chiede “Se avessi creato questa situazione esattamente come è per imparare qualcosa, quale sarebbe la lezione che ne potrei trarre?"
Ecco, questa è la domanda che ho imparato a fare a me stessa tutte le volte che le cose non vanno come avrei desiderato, quando mi trovo in una situazione di disagio o di delusione, quando commetto un errore e in altri frangenti simili.
E’ il modo migliore che ho trovato per dare senso, per non ‘sprecare’ ciò che, mio malgrado, accade e mi accade.
Il significato del sense making
Il sense making va oltre la semplice comprensione di eventi o situazioni; è un processo attivo e dinamico che implica l'interpretazione delle informazioni per costruire una narrazione coerente.
A differenza della mera raccolta di dati, il sense making richiede di dare un senso agli eventi attraverso l'osservazione dei modelli che siamo in grado di riconoscere, l'identificazione delle connessioni e la creazione di storie che aiutano a dare significato a ciò che accade intorno a noi.
Questa capacità non si limita alla dimensione individuale, ma si sviluppa anche attraverso le interazioni sociali, nelle quali le persone condividono e confrontano le loro interpretazioni, costruendo collettivamente una visione del mondo.
Si tratta quindi di un processo sociale in cui il significato emerge dal confronto e dal dialogo, piuttosto che essere intrinseco agli eventi stessi.
Le caratteristiche fondamentali del sense making
Il processo della creazione di senso presenta alcune caratteristiche distintive che ne delineano la natura complessa e sfaccettata:
- Retrospettività: tendenzialmente, comprendiamo il significato di un evento solo a posteriori, cercando di interpretare ciò che è accaduto per trovare una spiegazione o un senso. Questo processo di riflessione retrospettiva ci aiuta a costruire un collegamento tra passato e presente.
- Costruzione sociale: il significato non è dato, ma viene costruito attraverso le interazioni. Quando condividiamo le nostre interpretazioni e ascoltiamo quelle degli altri, creiamo una realtà condivisa che ci permette, ad esempio, di affrontare l'incertezza.
- Plausibilità più che precisione: nel sense making, ciò che conta è ciò che è plausibile e coerente con le nostre esperienze piuttosto che ciò che è oggettivamente preciso. L'importanza risiede nella capacità di costruire un significato che ci sembri valido e utile, anche se non è accurato quanto vorremmo.
- Continuità del processo: dare senso è un'attività continua e mai definitiva; evolve man mano che emergono nuove informazioni e cambiano le circostanze. È un processo dinamico che ci accompagna costantemente nella nostra interpretazione del mondo.
- Influenza di identità e contesto: le nostre interpretazioni sono influenzate dalla nostra identità e dal contesto in cui ci troviamo. Chi siamo e dove ci troviamo condizionano la nostra percezione degli eventi e, di conseguenza, il significato che attribuiamo loro.
Perché il sense making è cruciale oggi
In un'epoca caratterizzata da crisi di varia natura, drammatici cambiamenti climatici e instabilità economica, la capacità di sense making diventa sempre più importante. Viviamo in un mondo in cui l'incertezza è la norma e le informazioni disponibili sono spesso incomplete, contrastanti o in rapida evoluzione. In questo contesto, la capacità di creare senso è di grande aiuto per:
Navigare l'incertezza: interpretare le situazioni ambigue e affrontare eventi imprevisti, riuscire a dare loro un senso riduce l'ansia e il disorientamento.
Evolvere le strategie: utilizzare le nuove informazioni per adattare le strategie in risposta a tendenze emergenti, facilita la reazione tempestiva e l'innovazione
Promuovere la coesione e la collaborazione: attraverso la condivisione di interpretazioni, creare un significato collettivo e una comprensione condivisa delle sfide da affrontare.
Prendere decisioni informate: filtrare i dati rilevanti e costruire narrazioni coerenti per facilitare una presa di decisioni più efficace e consapevole.
Sviluppare resilienza: interpretare e dare significato alle esperienze difficili ci permette di trasformarle in opportunità di apprendimento, sviluppando maggiore resilienza emotiva e psicologica.
La connessione con lo sviluppo interiore
Come ormai sappiamo il Framework IDG è sistemico e quindi il sense making non è solo una capacità cognitiva per interpretare la realtà esterna, ma coinvolge anche la dimensione interiore. Richiede di riflettere su come percepiamo e interpretiamo le situazioni. Questo processo sviluppa consapevolezza di sé e contribuisce alla crescita interiore.
Riflettere su ciò che viviamo e su come lo interpretiamo, infatti, ci aiuta a riconoscere i nostri schemi mentali, i pregiudizi e i valori che ci orientano.
Mettere a fuoco le nostre reazioni emotive, dare loro un nome e comprendere le loro cause, facilita equilibrio e presenza.
Cercare significato nelle esperienze ci porta ad esplorare le grandi domande della vita, stimolando una crescita non solo intellettuale, ma anche filosofica e spirituale e favorendo la trasformazione personale nelle transizioni della vita.
Come raffinare il sense making individuale e collettivo
Lo sviluppo di questa capacità così preziosa - o forse indispensabile? – si nutre di alcune pratiche specifiche a livello individuale e collettivo.
A livello individuale, ad esempio, la pratica principale è riflessione critica su esperienze e situazioni, sui loro presupposti o sulle loro cause e conseguenze. Coltivando sempre curiosità e apertura mentale e accogliendo diverse prospettive abbiamo elementi preziosi per interrogarci e mettere in discussione assunti e modelli mentali.
Nella riflessione critica è anche importante saper riconoscere le proprie emozioni e valutare il loro impatto sulle interpretazioni che diamo a fatti e situazioni.
Tutto nella cornice dell’apprendimento continuo, indispensabile per ampliare e aggiornare le nostre conoscenze così da essere in grado di affrontare in maniera equilibrata e creativa le nuove situazioni che si presenteranno.
A livello collettivo è basilare creare spazi di dialogo per condividere prospettive ed esplorare significati collettivi in un ambiente aperto e rispettoso delle opinioni diverse. Gruppi di lavoro interdisciplinari e workshop possono essere luoghi nei quali esplorare collettivamente i significati e costruire comprensioni condivise.
A questo scopo possono essere utilizzate tecniche di facilitazione e processi partecipativi. Ad esempio tecniche come il World Café, l’Open Space Technology o il dialogo strutturato possono stimolare la partecipazione e il confronto tra diversi punti di vista, aiutando a costruire una comprensione condivisa.
Lo storytelling è un altro potente strumento per costruire una narrazione collettiva che dia senso a situazioni complesse.
Raccontare storie permette di collegare fatti e dati a esperienze personali, crea una visione più ampia e facilita l'identificazione di modelli o temi ricorrenti.
È utile, inoltre, raccogliere e interpretare dati collettivamente; sondaggi e processi strutturati di feedback, infatti, possono fornire una base comune su cui costruire il senso collettivo.
La condivisione e l'interpretazione dei dati può aiutare il gruppo a prendere decisioni più consapevoli e opportune.
E ancora, raccogliere e valutare regolarmente i risultati delle decisioni prese sulla base delle interpretazioni precedenti aiuta a migliorare la capacità di sense making nel tempo, affinando le abilità di analisi e decisione.
Sia come singoli che come collettivo, infine, è determinante:
Adottare un approccio sistemico ovvero considerare le situazioni in un contesto più ampio, cercando di vedere le connessioni tra i vari elementi e le dinamiche in gioco. Questo aiuta a evitare visioni riduttive e a comprendere la complessità.
Sviluppare flessibilità e adattamento dal momento che il sense making non è un processo lineare espesso richiede di rivedere e ridefinire le interpretazioni iniziali man mano che emergono nuove informazioni.
Sense making per uscire dall'impasse
Mi fa piacere condividere brevemente un lavoro nel quale con Bottega Filosofoca abbiamo aiutato una società cliente a superare un momento di difficoltà proprio strutturando e accompagnandola in un processo di sense-making collettivo.
Il contesto e la sfida
L’azienda si trovava a dover affrontare una crescente complessità nel mercato, caratterizzato da rapide evoluzioni tecnologiche e da un ambiente competitivo in continua trasformazione.
La direzione dell'azienda comprese che per rimanere competitivi, era necessario non solo adattarsi, ma anche innovare radicalmente.
Il processo di sense making
Il primo passo, quindi, fu il riconoscimento della necessità di cambiamento e la condivisione di questa consapevolezza.
Nell’azienda venne avviato un processo di riflessione collettiva per identificare le sfide e le opportunità emergenti. Questo coinvolse i membri del team in incontri regolari all’interno dei quali si discutevano le esperienze e si condividevano idee su come affrontare le nuove dinamiche del mercato.
Furono creati di spazi di dialogo: l'azienda implementò sessioni di analisi e riflessione e workshop collaborativi, dove le lavoratrici e i lavoratori potevano esprimere le loro preoccupazioni e suggerire soluzioni.
Questi momenti permisero di costruire una comprensione condivisa delle sfide, facilitando la costruzione di senso attraverso l'interazione sociale.
Vennero sviluppate nuove strategie: attraverso il processo di sense making, l’azienda riuscì a ristrutturare il proprio modello di business, passando da una crescita lineare a un approccio più esponenziale.
L'azienda iniziò a esplorare nuovi mercati e a sviluppare prodotti innovativi che rispondessero alle esigenze emergenti dei clienti.
I risultati
Grazie a quel processo di sense making, l’azienda non solo migliorò la propria performance economica, ma riuscì anche a creare un ambiente di lavoro più coeso e collaborativo.
Le lavoratrici e i lavoratori si sentirono più coinvolti e motivati, poiché avevano contribuito attivamente alla costruzione del significato all'interno dell'organizzazione.
Il sense making non si è più fermato. Dopo il nostro intervento l'organizzazione ha adottato stabilmente un approccio orientato alla riflessione e all'apprendimento continui.
Questo, anche rafforzando la resilienza organizzativa, le ha permesso di rimanere agile e reattiva ai cambiamenti del mercato.
Questa breve storia mostra come il sense making possa trasformare le sfide in opportunità, favorendo l'innovazione e la resilienza in un contesto aziendale complesso e, rafforzando il legame tra i membri del team, creando una cultura organizzativa più forte e orientata al futuro.
Verso una Comprensione Più Profonda
Il sense making è una pratica essenziale per affrontare le sfide della nostra epoca.
In un mondo complesso e in continua evoluzione, sviluppare la capacità di dare significato alle nostre esperienze ci permette non solo di navigare l'incertezza, ma anche di crescere come individui e come comunità.
È una competenza che va coltivata con consapevolezza e intenzionalità, poiché ci aiuta a costruire un senso del mondo che non solo rispecchia la realtà, ma ci offre anche gli strumenti per cambiarla.