Women’s circle: una pratica antica di comunità partecipativa

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​A proposito di comunità che sostengono il bene comune, inteso come bene individuale che – non essendo ego-centrico ma eco-centrico - è anche bene della collettività, ne esiste una, antichissima, conosciuta come "circolo femminile".

Di cosa parliamo?


Anoushka Florence - autrice del libro "I circoli femminili: come riunirsi con significato, intenzione e scopo"- li descrive così: “Questi spazi erano spazi comunitari, luoghi in cui le donne potevano riunirsi e mettere a posto il mondo. Il circolo è un contenitore in cui ogni donna può sentirsi considerata e ascoltata” (Cosmopolitan UK, 25 maggio 2022).

Esistono diverse tipologie di circoli femminili, da quelle più esoteriche a quelle legate a esperienze di vita condivise dalle partecipanti a quelle -ancora - finalizzate a favorire lo sviluppo personale in una dinamica di empowerment condiviso.

Tutte – comunque - sono spazi sicuri in cui:

• condividere valori profondi

• celebrare diversità, unicità e autenticità

• offrirsi reciprocamente tempo e attenzione

• vivere nel momento senza interferenze esterne

• passare da una socializzazione informale o da uno scambio di opinioni in un atteggiamento intenzionale di dialogo e ascolto profondi.

Un esempio di women’s circle è quello che si genera tra le partecipanti al CIYO - Coming Into Your Own - il percorso di empowerment delle donne nato all' Ashland Institute, portato in Italia dalla nostra CEO Myriam Ines Giangiacomo e che noi di Bottega Filosofica, essendo tutte faculty del programma, facilitiamo ogni anno (continua a seguirci per non perdere le prossime date).

Ma si può essere parte di più circoli allo stesso tempo e per ragioni differenti.

Per questo motivo, condividiamo alcune brevi linee guida per realizzare un circolo.

Gli elementi del circolo (o cerchio)


Intenzione


L'intenzione dà forma al cerchio e determina chi verrà, per quanto tempo il circolo si riunirà e che tipo di risultati ci si aspetta. La chiamante del cerchio dedica del tempo ad articolare l'intenzione e l'invito.


Benvenuto o punto di partenza


Una volta che le persone si sono riunite, è utile che l'ospitante o una partecipante volontaria, inizi il cerchio con un gesto che sposti l'attenzione delle persone dallo spazio sociale a quello dell’intenzione.

Questo gesto di benvenuto può essere un momento di silenzio, la lettura di una poesia o l'ascolto di una canzone.

Qualsiasi cosa inviti alla centratura.


Stabilire il centro


Il centro di un cerchio è come il mozzo di una ruota: tutte le energie passano attraverso di esso e tiene insieme il cerchio.

Per aiutare le persone a ricordare come il fulcro aiuti il gruppo, il centro di un cerchio contiene di solito oggetti che rappresentano l'intenzione del cerchio.

Qualsiasi simbolo che si adatti a questo scopo o che aggiunga bellezza: fiori, una ciotola o un cesto, una candela.


Check-in/saluto


Il check-in aiuta le persone a entrare in uno stato d'animo favorevole e ricorda a tutte l'impegno verso l'intenzione espressa.

Assicura che le persone siano veramente presenti.

La condivisione verbale, soprattutto una breve storia, tesse la rete interpersonale.

Il check-in di solito inizia con una volontaria e procede intorno al cerchio.

Se una persona non è pronta a parlare, il turno viene passato e viene offerta un'altra opportunità dopo che le altre hanno parlato.

A volte le persone posizionano singoli oggetti al centro per indicare la propria presenza e la loro relazione con l'intenzione.


La definizione di accordi di circolo


L'uso di accordi permette a tutti i membri di avere uno scambio libero e profondo, di rispettare una diversità di punti di vista e di condividere la responsabilità per il benessere e la direzione del gruppo.


Gli accordi spesso includono:

• impegno alla riservatezza.

• impegno all’ascolto con compassione e curiosità

• impegno a chiedere ciò di cui si sente il bisogno e a offrire ciò che si può.


Tre principi


Il cerchio è un gruppo di sole leader.

1. La leadership ruota tra tutti i membri del cerchio

2. La responsabilità della qualità dell'esperienza è condivisa

3. L’impegno è sul gruppo, piuttosto che su un'agenda personale


Tre pratiche


1. Parlare con intenzione: notare ciò che ha rilevanza per la conversazione nel momento

2. Ascoltare con attenzione: rispettando il processo di apprendimento di tutti i membri del gruppo

3. Curare il benessere del cerchio: rimanendo consapevoli dell'impatto dei nostri contributi.


Chiusura e commiato


Alla fine di una riunione del circolo, è importante concedere qualche minuto a ogni persona per commentare ciò che ha imparato o ciò che le rimane nel cuore e nella mente andando via.

Quando le persone passano dallo spazio del cerchio allo spazio sociale o al tempo privato, si liberano l'un l'altra dall'intensità dell'attenzione che il cerchio richiede.

Spesso, dopo il check-out, l’ospitante offre alcune parole di saluto ispirate, o invita a un istante di silenzio prima che il cerchio venga sciolto.​