Consuntivi e previsioni di fine anno fuori dal comune

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Dicembre è abitualmente il periodo in cui si fa il bilancio dell'anno che si chiude e si definiscono gli obiettivi per l'anno successivo.

La maggior parte di coloro che invitano allo sviluppo personale ci propongono esercizi, compiti, per fare questo bilancio e, soprattutto, darsi obiettivi per l’anno che viene.  

Nella nostra cultura darsi obiettivi è importante, pianificare è centrale, chi non lo fa non si sta prendendo abbastanza cura del proprio sviluppo, concluderà poco – o meno di quanto potrebbe - perché non ha visualizzato abbastanza come vuole che sia il suo futuro e non si prepara a impegnarsi per realizzarlo.  

Anche noi pensiamo che sia importante darsi una direzione, certamente, nella quale camminare nel prossimo periodo, lo dovremmo fare tutti i giorni, non solo alla fine dell’anno.

Ogni giorno dovremmo trovare un momento per chiederci se la direzione nella quale stiamo percorrendo il nostro cammino è coerente con il nostro intento, se siamo stat* consapevoli di ciò che ci succede intorno, se abbiamo osservato abbastanza la realtà di ciò che accade per cogliere il nuovo che emerge e sintonizzarci. Se risuoniamo con l’ecosistema più grande in cui ci moviamo, se le scelte che abbiamo fatto – anche quelle micro – sono ecologiche e generatrici di valore per noi e per il mondo.  

A noi di Bottega Filosofica, quindi, non suona tanto questa teoria del chiudere e aprire ma, piuttosto, immaginiamo la vita delle persone – personale e professionale - come un flusso in cui ci sono cose che continui a portarti dietro – volontariamente o involontariamente - anche da molti anni e altre cose che emergono in maniera più contingente. È a questo flusso e di quello che c’è dentro che pensiamo sia importante essere costantemente presenti. 

Allora il nostro invito per questa fase dell'anno non è tanto quello a tirare somme e definire nuovi obiettivi ma a fare in modo che emergano le cose veramente significative della fase attuale di vita in cui siamo perché possano accompagnarci, dolcemente, nei prossimi passi del nostro cammino.  

Per farlo proponiamo di utilizzare uno strumento creativo e generativo che lasci emergere quello che davvero fa battere il cuore. Uno strumento, un metodo creativo che aiuti a tenere insieme testa-cuore-mani e inviti a una risonanza con la Natura più profonda e ri-generativa.   

Vi invitiamo, quindi, a lasciarvi andare a un flusso libero e sereno di sensazioni, pensieri e immagini suscitate da questo momento della vostra vita e poi, nutrit* da questo viaggio interiore di esplorazione, prendere carta e penna e scrivere, a mano, un Haiku, o forse più di uno, senza fretta.

Poi datevi anche il tempo, nei giorni che seguono, per rileggerlo, perfezionarlo, illustrarlo - e tutto quello che vi darà piacere - fino a quando il vostro componimento sarà per voi 'perfetto'. Prendervi cura del vostro Haiku sarà anche prendervi cura di voi stess*.

Ma cos'è un Haiku? E' un breve componimento poetico estremamente sintetico ed evocativo di origine giapponese che è stato amato anche da molti filosofi e poeti occidentali. Come nostro 'regalo' qui trovate alcune indicazioni per realizzarlo.

Le carpe Koi che illustrano il nostro dono (queste sono state disegnate da Simona Calavetta) nella cultura giapponese sono un simbolo di coraggio, fortuna e amicizia e vengono usate per augurare tutto il bene possibile.

Quello che desideriamo per tutt* noi, l'Umanità e il Pianeta interi.

Sarà bello, poi, se lo vorrete, ricevere le vostre poesie e poterle pubblicare nel nostro Blog in una composizione polifonica più grande.