Dialogo sulle Utopie Realizzabili è il titolo dei tre eventi che presentiamo, come Bottega Filosofica, nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021.
Si intitolano così perché crediamo che l’utopia sia realizzabile, possa trovare la forza per essere, a condizione che attivi una trasformazione capace di liberare nuovo bene comune.
Non si può costruire insieme senza coinvolgere, includere, condividere.
Un modo informale, anche leggero talvolta, ma molto solido, per farlo è facilitare conversazioni generative, attivare il dialogo aperto e rispettoso tra tutti. È la forma che sempre preferiamo e che abbiamo scelto anche questa volta per gli eventi nell’ambito del Festival 2021.
Saranno serate di pratica filosofica, di dialogo, appunto, durante le quali, a partire dalle utopie individuali, guardare insieme a un nuovo orizzonte attraverso il varco che la pandemia ha aperto, nostro malgrado, nella storia.
Gli appuntamenti di Bottega Filosofica
Ci incontreremo in tre date diverse, e cioè:
- a Roma il 29 Settembre, dalle 18.30 alle 21.00
- a Milano, con Way2Global, il 6 Ottobre, dalle 18.30 alle 21.00
- a Reggio Emilia, con Spazionoprofit, il 13 Ottobre, dalle 18.30 alle 21.00
L’evento comincerà per le 19, ma incontrarci una mezz’oretta prima ci permetterà di scambiare chiacchiere e saluti e presentarci a chi incontriamo per la prima volta, mentre prendiamo un piccolo spuntino.
Puoi partecipare gratuitamente alla serata (o alle serate) che preferisci, mandando una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Festival della sostenibilità
Festival dello Sviluppo Sostenibile è l’evento annuale, organizzato da Asvis - l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile - a cavallo tra settembre e ottobre allo scopo di, come si legge sul sito, “sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs)”.
I tre eventi di Bottega Filosofica
Ci teniamo anche quest’anno a partecipare a questa grande iniziativa italiana per diffondere la cultura della sostenibilità, che è economica e ambientale ma, secondo noi, prima di tutto sociale.
La ripresa - intesa come un rifiorire delle attività economiche - non può, per noi, essere piena se non consideriamo una ripresa umana e umanistica delle nostre comunità.
In questa occasione, la nostra proposta è accendere dialoghi sull’Utopia Realizzabile, esplorando quel che per utopia intendiamo, quale orizzonte verso cui muoverci per renderla realizzabile.
Proveremo a costruire un significato collettivo e magari a tracciare una direzione comune, aiutati dalle modalità del dialogo e del Caffè filosofico.
Alla base dell’idea del caffè filosofico c’è, infatti, l’obiettivo di generare conversazioni articolate, anche complesse, in una modalità creativa e partecipativa all’interno di una logica decisamente non convenzionale.
Come funziona un dialogo (filosofico)
Partiremo da un testo pretesto e lasceremo fluire la conversazione, l’obiettivo è riflettere insieme su un tema, condividendo idee, insights e punti di vista.
A partire dal titolo, ci chiederemo insieme cosa intendiamo per utopia e cosa per utopia realizzabile, porteremo esempi che ci verranno alla mente, esploreremo i livelli e le sfumature di significato nei contesti, provando a costruire un significato collettivo.
Una delle professioniste di Bottega Filosofica faciliterà la conversazione che però sarà lasciata alla sua spontaneità e per questo ognuno dei tre incontri sarà diverso dagli altri, perché diverse saranno le persone partecipanti e le parole, le idee e gli spunti delle persone.
Perché una pratica filosofica sull’Utopia realizzabile
Nei momenti nei quali ‘non sappiamo cosa pensare’, oggi possiamo fermarci un attimo a riflettere sul ‘come pensare’.
Uno dei modi del come pensare è l’immaginare, che è anche alla base di qualsiasi innovazione.
La capacità di immaginare è uno spirito, una sensibilità, un’intelligenza lungimirante che ‘vede’ ciò che ancora non c’è ma che è pensabile e desiderabile: l’utopia, la possibilità, la progettualità.
Immaginare insieme costruisce il mondo.
Come partecipare a Dialogo sulle utopie realizzabili
Puoi partecipare gratuitamente alla serata (o alle serate) che preferisci, mandando una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., segnalando a quale o quali eventi parteciperai tra:
- la serata del 29 settembre a Roma, nella sede ‘storica’ in via Carlo Denina 72
- la serata del 6 ottobre a Milano, nella sede più recente e che condividiamo con Way2Global, co-organizzatrice dell’evento, in via Padre Reginaldo Giuliani 10a
- la serata del 13 ottobre, infine, ci ritroveremo a Reggio Emilia, ospiti di Spazionoprofit, che organizza con noi l’incontro, in via Gandhi Mohandas Karamchand 16
Ci vedremo in presenza, anche se in sicurezza secondo le vigenti normative anti-Covid. Per noi è facilmente realizzabile perché abbiamo sempre preferito proporre numeri piccoli in modo da essere sicure che tutti i partecipanti possano essere parte dell’incontro - nei modi che ritengono - e non solo spettatori.
Per essere sicure di rispettare regole e propositi, ti chiediamo di iscriverti mandando una semplice email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., ci bastano nomi e date, e di portare con te o mostrare il GreenPass.
Gli SDGs di riferimento
I 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - sono i traguardi delineati dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d'azione che i Paesi mebri dell'Onu si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.
Si tratta di obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni.
‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.
Nel preambolo, si legge: "Se noi realizzeremo le nostre ambizioni abbracciando l’intera Agenda, le vite di tutti verranno profondamente migliorate e il nostro mondo sarà trasformato al meglio".
E se da singolo individuo ognuno di noi può vivere il conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 come un’utopia, abbiamo dedicato i tre eventi in particolare all’obiettivo 11, che potremmo riassumere in “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” e all’obiettivo 17, che chiede di “Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”.
Risuona, no?
Partner
Spesso, incontrando persone che guidano o fanno parte di Società Benefit, succede che presto scopriamo di avere molte cose in comune, di percorrere sentieri paralleli e di scoprire congruenze che portano a completarsi. Una manifestazione concreta di quella scelta di interdipendenza di cui sempre più si parla, finalmente.
Ecco quindi che, in virtù della visione e dei valori che condividiamo - e anche della ‘sorellanza’ che ci unisce - a Milano con Laura Gori di Way2Global, e a Reggio Emilia con Giuliana Catellani di Spazionoprofit, abbiamo deciso di condividere l’iniziativa con la quale partecipiamo al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021, per dare concretezza e visibilità al fatto che le partnership per gli obiettivi si possono fare, hanno senso e aiutano a realizzare cose che, altrimenti, da sol* non potremmo raggiungere.
Utopie realizzabili
Anche l’interdipendenza può apparire - nel passato, è apparsa in una visione un po’ rigida e anglosassone del mondo del business - come una scelta utopica.
Lo è ancora oggi, per noi, nel senso che attribuisce al termine lo scrittore uruguaiano Enrico Galeano, autore di uno dei brani da cui partiremo nella nostra conversazione.
"A cosa serve l’utopia? Lei è all’orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare".
In questo senso, tutti gli SDGs - gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile tracciati dall’agenda 2030 dell’Onu, sono considerabili utopie.
Come sappiamo utopia è una parola recente, inventata da Thomas More che così battezzò un'immaginaria isola in cui proiettava il sogno rinascimentale che poneva la cultura al centro della società civile e alla base della pace.
La parola deriva dal greco οὐ ('non') e τόπος ('luogo') e significa 'non-luogo'.
Ma More parallelamente, creò un altro neologismo, eutopia, derivato dal greco εὖ ('buono' o 'bene') e τόπος ('luogo'), che significa quindi 'buon luogo'.
Un gioco di parole che include entrambi i significati, quasi a concludere che un buon luogo possa sembrare anche un non luogo, una situazione irrealizzabile.
Eppure, pensarci insieme, come parte della comunità, potrebbe fare la differenza. Se smettessimo di pensare mio opposto a tuo e cominciassimo a ragionare in termini di mio e anche tuo, l'utopia potrebbe farsi realizzabile.
Come nell'sola di More, come per il Bauhaus, come seguendo gli SDGs.
Noi scegliamo di considerarlo un traguardo non ancora realizzato. La sfida, la direzione verso cui proseguire, un’azione, una decisione, un cambiamento dopo l’altro. #STIAMOAGENDO
Per approfondire
Può interessarti il sito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, le pagine degli eventi di Bottega Filosofica a Roma, Milano e Reggio Emilia. Questo link è per scaricare il programma degli eventi in pdf.
A proposito degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile, qui trovi di cosa parliamo quando parliamo di sdgs e Agenda 2030. Qui più dettagli sull’obiettivo 11, la definizione ufficiale e il nostro commento per la rubrica #sdgspertutti. Qui invece i dettagli sull’obiettivo 17, la definizione ufficiale e il nostro commento per la rubrica #sdgspertutti.
Puoi anche leggere un approfondimento di Pamela D’andrea, storica dell’arte, sull’utopia, come nasce il concetto e dove si incrocia con l’arte visiva.
La citazione dello scrittore Eduardo Galeano è tratta dal suo libro “Parole in cammino”, Sperling & Kupfer, Milano, 2006.
La serata di Milano è organizzata con Way2Global società benefit che si occupa di traduzione, interpretariato e localizzazione,nata per diffondere e ottimizzare la comunicazione per il business in ogni lingua e in ogni mercato.
Quella di Reggio Emilia con Spazionoprofit, una società benefit che eroga servizi agli Enti del Terzo Settore e vuole fare da ponte tra profit e noprofit.