Creatività in azione: rompere gli schemi, agire il cambiamento

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L'articolo esplora il concetto di creatività all’interno del Framework degli Inner Development Goals (IDG), sottolineandone il ruolo fondamentale nel trasformare idee innovative in azioni concrete capaci di generare cambiamento.

Superando il mito dell’intuizione improvvisa, si presenta la creatività come una competenza che può essere sviluppata attraverso pratiche quotidiane, sperimentazioni e collaborazione.

Con esempi di aziende innovative come Netflix, Patagonia, Apple, Airbnb ed Elica, viene evidenziato come la creatività, integrata nell'agire organizzativo e nella leadership, favorisca soluzioni sostenibili e innovative in grado di rispondere alle sfide contemporanee.

La 'creatività', nel quadro degli Inner Development Goals (IDG), è descritta come la "capacità di generare e sviluppare idee originali, di innovare e di essere disposti a rompere gli schemi convenzionali".

Mai come oggi questa capacità diventa essenziale: non basta più immaginare soluzioni nuove, è necessario agire concretamente per trasformare il mondo in cui viviamo. La creatività diviene così una competenza fondamentale per un cambiamento autentico e profondo.

La creatività oltre il mito dell’idea geniale

La creatività spesso viene associata a momenti straordinari di intuizione, ma è molto più di questo: è una competenza che cresce e si affina attraverso l'agire quotidiano.

Il processo creativo autentico nasce dall'interazione continua tra teoria e pratica, tra immaginazione e realizzazione.

L’immaginario collettivo tende spesso ad associare la creatività a momenti improvvisi di genio, a lampi di intuizione che, come per magia, cambiano il corso delle cose.

Questa visione, alimentata da racconti di grandi inventori e artisti, rischia però di oscurare la vera natura della creatività, che raramente nasce da un’illuminazione solitaria e improvvisa.

In realtà, il processo creativo è molto più articolato, frutto di un agire continuo, di interazioni e di un confronto costante tra teoria e pratica.

Creatività come competenza che si costruisce nell’azione

La creatività, quindi, non è una dote innata di pochi eletti, ma una competenza che può essere sviluppata e allenata.

Essa si manifesta nell’abilità di affrontare problemi complessi, di mettere in discussione le conoscenze acquisite e di esplorare nuove soluzioni attraverso la sperimentazione e la collaborazione.

Il pensiero creativo si nutre di flessibilità, apertura mentale e capacità di apprendere dall’esperienza, integrando intuizione, conoscenza, senso critico e fantasia.

Esistono innumerevoli esempi di progetti aziendali o sociali dove il vero motore del cambiamento è stato il percorso creativo, fatto di sperimentazioni ma anche di fallimenti e ripartenze.

Netflix - reinventare l'intrattenimento

Netflix è un chiaro esempio di trasformazione creativa applicata concretamente al business.

Fondata nel 1997 come servizio di noleggio DVD per posta, l'azienda ha saputo reinventarsi radicalmente introducendo nel 2007 lo streaming online, una soluzione innovativa che ha cambiato il modo di fruire dell’intrattenimento domestico, rendendolo immediato e personalizzato.

Questa svolta ha permesso a Netflix non solo di anticipare i trend di mercato, ma anche di ridefinire completamente il proprio ruolo nell'industria globale dell'intrattenimento.

Patagonia: creatività al servizio della sostenibilità e dell'innovazione

Un altro esempio significativo di creatività aziendale è Patagonia, che da sempre integra l'innovazione con la responsabilità ambientale.

Patagonia utilizza creativamente materiali riciclati e tecniche produttive sostenibili per realizzare prodotti di alta qualità e durabilità.

Questa strategia creativa ha permesso all'azienda di affermarsi come pioniera nel settore della moda sostenibile, diventando un modello di riferimento globale per imprese e consumatori che desiderano contribuire positivamente al cambiamento ecologico e sociale.

Apple – Innovazione centrata sull’utente

Apple ha rivoluzionato il settore tecnologico applicando il Design Thinking, un approccio creativo che mette al centro le esigenze dell’utente.

Prodotti come l’iPhone e l’iPad hanno ridefinito gli standard di interfaccia e design, creando nuove categorie di mercato e cambiando le abitudini dei consumatori.

Anche lo sviluppo del primo mouse per computer, realizzato in collaborazione con IDEO attraverso sessioni di brainstorming intensive, è un esempio di come la creatività collettiva abbia portato a un prodotto rivoluzionario.

Airbnb – Piccole idee rivoluzionarie

Airbnb, nelle sue fasi iniziali, ha utilizzato il brainstorming creativo per sviluppare il proprio modello di business.

Una delle idee chiave emerse è stata quella di migliorare la qualità delle fotografie degli alloggi, aumentando così la fiducia degli utenti e il successo della piattaforma.

Questo semplice ma efficace cambiamento è stato determinante per la crescita dell’azienda.

Elica – Arte e creatività per l’innovazione

Elica, azienda italiana, ha sperimentato progetti di formazione in cui artisti collaborano direttamente con le lavoratrici e i lavoratori per realizzare opere d’arte all’interno dell’azienda.

Questo incontro creativo ha favorito lo sviluppo di nuove idee e soluzioni, dimostrando che la contaminazione tra arte e impresa può essere un potente motore di cambiamento.

Nell’ambito educativo la creatività viene promossa attraverso metodologie che favoriscono la ricerca, la scoperta e la risoluzione di problemi, valorizzando la diversità di opinione e la collaborazione tra pari e può diventare uno strumento di coesione sociale e di riappropriazione dell’identità locale.

Come è avvenuto, ad esempio, a Catania nel quartiere periferico di Librino, dove la Fondazione Antonio Presti - Fiumara d’Arte - ha avviato un percorso di trasformazione sociale basato sull’arte e sulla cultura attraverso laboratori, progetti condivisi e la partecipazione attiva degli abitanti, in particolare dei bambini delle scuole.

Il successo di iniziative come questa non deriva mai da una singola idea brillante, ma da un processo collettivo, fatto di pratica, coinvolgimento e relazione tra artisti e comunità.

Rompere gli schemi: libertà e responsabilità nell’agire

Rompere gli schemi significa innanzitutto mettere in discussione e superare quei modelli mentali, organizzativi e culturali che limitano la nostra capacità di agire in modo nuovo e creativo.

Gli schemi mentali sono quei modi consolidati di interpretare la realtà che ci portano a risposte automatiche e ripetitive, spesso inefficaci o non più adeguate al contesto attuale.

Allo stesso modo, gli schemi organizzativi e culturali rappresentano strutture e abitudini che, pur garantendo stabilità, possono diventare ostacoli al cambiamento e all’innovazione.

Rompere questi schemi significa dunque aprirsi a nuove possibilità, sbarrando 'l’antica strada' per percorrerne una alternativa più funzionale, significativa e sostenibile.

Dal punto di vista filosofico, rompere gli schemi è un atto di libertà che comporta però una profonda responsabilità.

Hannah Arendt, nel suo pensiero sull’agire umano, sottolinea come la libertà si esprima pienamente solo nell’azione, cioè nel fare che si dispiega nel mondo e che produce effetti concreti.

Ogni atto creativo che rompe gli schemi non è quindi solo un gesto di libertà individuale, ma un intervento che modifica la realtà e genera conseguenze su cui l’agente creativo deve assumersi la responsabilità.

La libertà creativa non è mai un esercizio astratto o isolato, ma un impegno etico verso gli effetti prodotti e le relazioni instaurate.

In questa prospettiva, Gaston Bachelard offre una chiave di lettura importante con la sua idea di immaginazione creativa come rottura epistemologica.

Per Bachelard, la conoscenza avanza rompendo con i preconcetti e le certezze consolidate, aprendo nuovi orizzonti di sapere e di esperienza.

L’immaginazione diventa così un atto di rottura che libera la mente da schemi rigidi e permette di costruire nuove forme di comprensione e di innovazione.

Questa rottura epistemologica è essenziale non solo in ambito scientifico, ma anche nella vita quotidiana e nelle pratiche creative, dove rompere gli schemi significa creare alternative che soddisfano bisogni più elevati e producono cambiamenti duraturi.

Rompere gli schemi, dunque, è un processo complesso che richiede consapevolezza, coraggio e responsabilità.

È la capacità di riconoscere ciò che limita e impedisce la crescita, di trovare motivazioni forti per abbandonare vecchi comportamenti e cercare alternative.

In tal modo la libertà creativa si traduce in un agire responsabile, capace di generare trasformazioni positive e durature nella società e nella cultura.

Creatività come pratica generativa e collaborativa

Come abbiamo già evidenziato, la creatività si configura sempre più come un processo collettivo e relazionale, lontano dall’idea romantica dell’artista solitario o dell’idea geniale che nasce da un’intuizione individuale.

Essa si sviluppa attraverso pratiche condivise e strumenti che facilitano l’interazione, la sperimentazione e la trasformazione concreta delle idee in azioni reali.

Workshop esperienziali, tecniche di design thinking e pratiche artistiche multidisciplinari sono strumenti efficaci per tradurre idee creative in azioni concrete.

I workshop esperienziali, per esempio, utilizzano attività pratiche e immersive per incoraggiare i partecipanti a uscire dalle loro zone di comfort, sperimentare nuovi modi di pensare e sviluppare soluzioni condivise.

Tra queste, il brainstorming, introdotto negli anni Cinquanta da Alex Osborne, rimane una tecnica fondamentale per generare un ampio ventaglio di idee senza giudizio immediato, permettendo di costruire su spunti anche apparentemente folli.

Il design thinking offre un approccio strutturato e collaborativo, particolarmente efficace per generare innovazioni in risposta a problemi complessi, stimolando empatia e creatività nel processo di progettazione.

Inoltre, le pratiche artistiche multidisciplinari coinvolgono diverse forme espressive – teatro, musica, pittura e scultura – per facilitare la comunicazione profonda, la riflessione personale e il dialogo collettivo, creando spazi fertili per l'innovazione sociale e organizzativa.

Nel framework IDG, l'Agire diviene così il passaggio necessario per verificare e valorizzare concretamente la forza generativa della creatività, favorendo un contesto in cui le idee non restano astratte, ma si concretizzano in progetti e cambiamenti reali.

Dal pensiero all’agire: la dimensione pratica della creatività nel Framework IDG

Nel Framework IDG la creatività non si esaurisce nella generazione di idee, ma si realizza pienamente nell’AGIRE: creare significa fare, mettere alla prova, confrontarsi con il reale.

Questo passaggio è cruciale perché la creatività si manifesta nel momento in cui un’idea viene trasformata in un’azione concreta, sperimentata e adattata in base ai feedback del contesto.

Le pratiche collaborative facilitano proprio questo processo di traduzione dal pensiero all’azione, poiché coinvolgono più attori nel testare, modificare e migliorare le soluzioni.

La creatività diventa così un processo dinamico e iterativo, in cui teoria e pratica si alimentano reciprocamente.

Questo approccio riduce il rischio di isolamento delle idee e aumenta la probabilità di successo, poiché le soluzioni nascono da un confronto continuo con la realtà e con le diverse competenze del gruppo.

La creatività, dunque, è un atto collettivo che si realizza nel fare insieme, aprendosi al confronto e alla trasformazione continua.

La creatività nella leadership e nell’agire organizzativo

La creatività è una delle qualità fondamentali per la leadership contemporanea.

Un leader creativo non si limita a immaginare visioni innovative, ma è in grado di trasformarle in azioni concrete e strategiche, guidando il team verso soluzioni che generano valore reale e duraturo.

Una leadership creativa è quella che si fonda sulla capacità di stimolare fiducia e apertura nei collaboratori, favorendo la generazione di idee originali e la loro applicazione pratica.

Questo processo richiede non solo la conoscenza dei meccanismi del pensiero creativo, ma anche la pratica – e quindi la testimonianza - quotidiana della creatività e la trasmissione di queste competenze al gruppo.

Parlando delle organizzazioni, quelle che promuovono la creatività nel proprio agire sono più resilienti e capaci di adattarsi a contesti complessi e in rapida evoluzione.

La creatività, infatti, permette di affrontare le crisi con soluzioni inedite, di cogliere opportunità dove altri vedono solo ostacoli e di innovare prodotti, servizi e modelli di business. 

Un ambiente di lavoro creativo, inoltre, aumenta il coinvolgimento, il benessere e la motivazione dei dipendenti e favorisce la collaborazione e lo scambio di idee, rendendo l’organizzazione più dinamica e competitiva.

Creatività, ESG e sostenibilità: una sinergia per il futuro

La creatività è anche un fattore chiave per l’integrazione dei temi ESG (Environmental, Social, Governance) nelle strategie aziendali.

Le imprese che adottano un approccio creativo – ne abbiamo citato alcuni esempi - sono in grado di ripensare prodotti, servizi e processi in chiave sostenibile, generando nuove forme di valore e rispondendo alle aspettative – mutate o emergenti - di consumatori, investitori e istituzioni.

L’innovazione sostenibile nasce spesso dalla capacità di rompere gli schemi tradizionali, sperimentare modelli circolari, ridurre l’impatto ambientale e promuovere inclusione e responsabilità sociale.

Una leadership creativa spesso diventa anche una leadership diffusa e, in tal modo, non solo guida il cambiamento, ma lo rende concreto, ispirando l’intera organizzazione a perseguire obiettivi che vanno oltre il profitto immediato.

In questo modo, la creatività diventa il motore di una trasformazione culturale e organizzativa profonda e duratura, capace di coniugare competitività, etica e sostenibilità.

Coltivare la creatività per il futuro

Se la creatività non è solo una dote innata, ma una competenza che si può coltivare e rafforzare attraverso pratiche quotidiane, integrare routine creative nelle proprie giornate aiuta a mantenere viva la capacità di generare nuove idee e soluzioni. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

Routine creative: stabilire momenti fissi nella giornata – eventualmente da condividere con il proprio gruppo - dedicati all’ideazione o alla sperimentazione programmando sessioni di brainstorming, scrittura libera o attività artistiche. Questo permette di alimentare costantemente la creatività e di trasformare l’ispirazione in azione concreta.

Esercizi di immaginazione attiva: allenare il pensiero divergente con esercizi semplici come, ad esempio, “i trenta cerchi” (trasformare rapidamente cerchi in oggetti diversi) o “usi alternativi” (trovare molteplici utilizzi per un oggetto comune). Questi esercizi non solo stimolano la fantasia, ma aiutano la mente a collegare idee apparentemente distanti, rendendo più facile trovare soluzioni innovative anche nella vita quotidiana.

Attività artistiche integrate nel lavoro: portare l’arte in azienda non è solo una leva di marketing, ma uno strumento per rafforzare l’identità aziendale, il benessere delle persone e la capacità di innovare. L’integrazione di pratiche artistiche, come laboratori creativi o ospitare - in permanenza o temporaneamente - collezioni d’arte, favorisce un ambiente nel quale osare, proporre idee nuove ed essere aperti al confronto diventano parte della cultura organizzativa.

Praticare la creatività ha un valore educativo e sociale fondamentale: non solo facilita l’innovazione e la risoluzione dei problemi, ma sviluppa flessibilità, adattabilità e capacità di lavorare in gruppo.

Promuovere la creatività significa incoraggiare il pensiero indipendente, la fiducia in sé stessi e la capacità di affrontare sfide complesse da più punti di vista, sostenere lo sviluppo di relazioni di qualità e favorire l’orientamento a contribuire attivamente al benessere collettivo.

Un invito alla riflessione personale

Coltivare la creatività è una scelta consapevole che può trasformare il modo in cui affrontiamo il lavoro e la vita personale.

Ti invito a riflettere:

Quali sono le tue routine creative quotidiane?

In che modo eserciti l’immaginazione attiva, anche solo per pochi minuti al giorno?

Hai mai sperimentato attività artistiche o creative integrate nella tua professione o nella tua vita privata?

Quali benefici hai riscontrato nel mettere in pratica nuove idee, anche piccole, nella tua realtà?

Ogni persona, attraverso l'azione creativa, può contribuire significativamente a un cambiamento positivo e duraturo.

In sintesi

La creatività è una competenza imprescindibile e concreta che connette immaginazione e azione.

Nel quadro degli Inner Development Goals, essa si configura come la capacità di trasformare visioni audaci in azioni sostenibili e responsabili.

Riconoscere e coltivare questa dimensione creativa dell'agire è oggi più necessario che mai per influenzare positivamente il nostro mondo.

La creatività, se allenata e vissuta come dimensione dell’agire quotidiano, può diventare il fondamento di un futuro più ricco di possibilità, innovazione e responsabilità condivisa.