In Bottega Filosofica, siamo da sempre impegnate nella promozione dello sviluppo personale al servizio del bene comune.
Oggi osserviamo che il senso di urgenza, la cooperazione indispensabile e la necessità di passare all’azione non sono concetti nuovi, ma spesso rimangono parole vuote senza un'adeguata preparazione delle persone coinvolte.
Per questo motivo, Bottega Filosofica supporta e partecipa attivamente al movimento internazionale degli Inner Development Goals, un'iniziativa che mira a sviluppare le qualità e le competenze necessarie per affrontare le sfide globali.
Al rientro dalle vacanze, settembre ci accoglie con due importanti spunti di riflessione: l'articolo di Enrico Giovannini (co-fondatore e direttore scientifico di ASviS, Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) sull'impegno per l'Agenda 2030 e il rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea.
Questi due documenti ci riportano con forza alla realtà di un mondo in continua trasformazione, con sfide globali immense e interconnesse: dalla crisi climatica alle crescenti disuguaglianze, dalla rivoluzione tecnologica alle turbolenze geopolitiche.
Guardando all’Europa, Giovannini e Draghi presentano due prospettive complementari sulle sue sfide attuali e future.
Giovannini richiama l'attenzione sull'urgenza di non abbandonare l'Agenda 2030, anzi, di rinnovare l'impegno per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), evidenziando come il mondo stia tornando indietro sia nei risultati che nelle prospettive culturali e politiche rispetto alle sfide globali, come la crisi climatica e le crescenti disuguaglianze.
Critica l'indifferenza e il negazionismo che caratterizzano il dibattito pubblico e chiede un rilancio del multilateralismo, attraverso il "Patto sul futuro" delle Nazioni Unite, per affrontare in modo collaborativo i problemi globali (link in fondo).
D'altra parte, il report di Draghi si concentra sulla necessità di rafforzare la competitività economica dell'Unione Europea, sottolineando che, per garantire una crescita sostenibile e prospera, l'Europa deve affrontare in modo tempestivo sfide come l'innovazione tecnologica, la transizione verde, la digitalizzazione e le tensioni geopolitiche.
Evidenzia che la competitività dell'UE dipende non solo da politiche economiche solide, ma anche dalla capacità di mantenere la coesione sociale, promuovere l'inclusione e ridurre le disuguaglianze. (link in fondo).
Due prospettive, tre punti in comune
Da queste due prospettive ci sembra che emergano tre elementi comuni, che ci sentiamo di voler evidenziare:
1. Urgenza. Il tempo è scaduto
Sia Draghi che Giovannini concordano sulla necessità di agire con urgenza di fronte alle sfide attuali.
Draghi sottolinea che l'Unione Europea deve muoversi rapidamente per affrontare la competizione globale, le crisi economiche e le questioni geopolitiche, evitando ritardi che potrebbero avere conseguenze negative a lungo termine.
Allo stesso modo, Giovannini enfatizza la necessità di non abbandonare l'impegno per l'Agenda 2030, anzi, di rinnovare l'impegno per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), evidenziando come il mondo stia tornando indietro sia nei risultati che nelle prospettive culturali e politiche rispetto alle sfide globali, come la crisi climatica e le crescenti disuguaglianze.
2. Cooperazione. Nessuno si salva da solo
Entrambi evidenziano l'importanza della cooperazione internazionale e del superamento delle divisioni tra i Paesi.
Draghi sostiene che l'Europa deve agire unita, rafforzando il multilateralismo e la collaborazione tra gli Stati membri per affrontare le sfide comuni, in quanto nessun singolo Stato può affrontarle con successo da solo. Giovannini, a sua volta, enfatizza la necessità di un rinnovato impegno multilaterale, attraverso il "Patto sul futuro" dell'ONU, per affrontare le crisi globali in modo congiunto e solidale.
3. Azione. Decisa e concreta
Entrambi richiedono un'azione decisa e concreta per affrontare le sfide attuali.
Draghi invita l'UE a implementare riforme strutturali e a utilizzare al meglio le risorse disponibili per raggiungere obiettivi strategici, mentre Giovannini ribadisce l'importanza di non abbandonare l'Agenda 2030 e di prendere decisioni coraggiose per avanzare verso uno sviluppo sostenibile e inclusivo.
Cosa manca davvero alla base di tutto questo?
Urgenza, Cooperazione, Azione. Questi concetti non sono certo una novità. Quante volte li abbiamo sentiti pronunciare, quante volte sono stati posti al centro di strategie e piani d'azione? Eppure…
Cosa manca davvero alla base di tutto questo?
Perché, a livello collettivo, continuiamo a ottenere risultati che, a livello individuale, nessuno di noi desidera davvero?
Qual è il punto cieco, ciò che ancora non vediamo, che ci impedisce di agire, sia come singoli che come comunità, per il bene comune?
Se è vero che abbiamo una chiara visione di ciò che deve accadere (sulla quale, ad esempio, Draghi e Giannini concordano), noi di Bottega Filosofica riteniamo che sia altrettanto vero che ciò che è in gran parte mancante è una profonda comprensione di quali abilità, qualità o competenze debbano essere promosse tra gli individui, i gruppi e le organizzazioni che svolgono ruoli cruciali per affrontare questa complessità.
Si parla molto di ciò che dovrebbe essere fatto per risolvere i problemi nel mondo, più di quanto si parli di come costruire le abilità necessarie per farlo.
E’ per questo che nel 2020 nasce il movimento internazionale degli Inner Development Goals, un'iniziativa open-source senza scopo di lucro che si impegna a identificare, diffondere e sostenere lo sviluppo di abilità, qualità e competenze rilevanti per la crescita individuale in un ambiente sfidante e complesso come quello in cui ci troviamo.
Ed è per questo che fin da subito Bottega Filosofica si è fortemente impegnata a far conoscere, sperimentare e mettere in pratica questo framework di qualità e di abilità, sia con attività di divulgazione che con progetti specifici.
Inner Growth for Outer Change. Crescita interiore per un cambiamento esteriore
Come lo sviluppo delle abilità e qualità del framework degli Inner Development Goals può sostenere l’urgenza, la cooperazione e l’azione?
Le abilità e le qualità delle dimensioni Essere e Pensare sono particolarmente rilevanti per il concetto di urgenza.
Essere: La consapevolezza di sé e la presenza nel qui e ora sono cruciali per affrontare le sfide con urgenza. Una maggiore consapevolezza interiore e la capacità di autoregolarsi permettono di rispondere in modo più efficace e tempestivo alle crisi e alle sfide complesse. L'urgenza nel migliorare le capacità di affrontare sfide complesse sottolinea la necessità di un rapporto profondo con il sé.
Pensare: La capacità di pensiero critico, la consapevolezza della complessità e la creazione di senso sono essenziali per risolvere problemi urgenti e complessi. La capacità di assumere diverse prospettive e comprendere la complessità aiuta a prendere decisioni rapide e ben informate.
Le abilità e le qualità delle dimensioni Relazionarsi e Collaborare favoriscono e sostengono la cooperazione.
Relazionarsi: L'apprezzamento, la connessione e l'empatia sono fondamentali per costruire relazioni cooperative. Essere in grado di prendersi cura degli altri e sentirsi parte di una comunità più ampia facilita la cooperazione e il lavoro di squadra. La capacità di relazionarsi con il mondo e con gli altri in modo compassionevole e umile crea un terreno fertile per la cooperazione.
Collaborare: Le abilità sociali come la comunicazione efficace, la co-creazione e la fiducia sono centrali per una cooperazione efficace. Così come saper comunicare autenticamente, includere diverse prospettive e costruire relazioni di fiducia
La dimensione Agire è strettamente connessa al concetto di azione.
Agire: Il coraggio, la creatività, l'ottimismo e la perseveranza sono qualità essenziali per intraprendere azioni decise e concrete. L'abilità di prendere decisioni audaci, innovare e mantenere un atteggiamento positivo di fronte alle difficoltà è fondamentale per realizzare le azioni necessarie a rispondere alle sfide globali.
Inner Growth for Outer Change. Crescita interiore per un cambiamento esteriore.
Trasformare il senso di impotenza
Oltre a tutto questo, ci sentiamo di evidenziare anche un altro aspetto, che pensiamo contraddistingua il momento attuale: la dilagante sensazione di impotenza, che permea la vita quotidiana.
La sensazione di sentirsi piccoli di fronte a tanti, enormi, complessi problemi del mondo e di non poter fare nulla per cambiare la situazione, demandando così la responsabilità dell’azione e dei risultati ad altri: alle aziende, alle istituzioni, ai governi.
Anche in questo caso il framework degli Inner Development Goals ci aiuta a sviluppare quelle qualità e competenze necessarie per trasformare questa sensazione di impotenza in contributo prezioso, in quella goccia che, insieme a tante altre gocce, forma l’oceano.
Parliamo di qualità e competenze come la fiducia, la capacità di ispirare e mobilitare gli altri a impegnarsi in scopi condivisi, il coraggio di difendere i propri valori sfidando le opinioni esistenti, l’atteggiamento positivo e la perseveranza.
Link ai documenti citati:
https://asvis.it/editoriali/3257-21304/noi-no-chiudersi-non-e-la-soluzione-il-mondo-ha-bisogno-di-darsi-grandi-obiettivi
https://www.eunews.it/2024/09/09/il-rapporto-draghi-in-italiano/
Leggi anche: Spezzare il circolo vizioso
Per approfondire:
La sostenibilità esige coraggio
La sostenibilità è un esercizio di perseveranza